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martedì 28 febbraio 2017

Concorso di idee "Fabbrica Salerno" - Scarica qui i documenti per partecipare

Martedì 28 febbraio, presso la Sala del Gonfalone del Palazzo di Città, è stato presentato il Concorso
di idee "Fabbrica Salerno”. Dopo gli interventi istituzionali del Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e dell'assessore al Bilancio e Sviluppo Roberto De Luca, gli obiettivi, le finalità e le azioni previste dal progetto, seguito anche dall'Assessore alle Politiche Sociali Nino Savastano, sono state presentate da Vincenzo Quagliano, Amministratore della QS & Partner, mentre i tempi, le modalità e gli obiettivi del concorso di idee sono stati illustrati da Gianluca Voci Presidente di Effetti.Collaterali. Nell’occasione, è stato ufficialmente presentato il Brand di Fabbrica Salerno curato da Mirko Pallera, Amministratore di Ninja Marketing Srl. 

Il progetto Fabbrica Salerno, cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della gioventù e del servizio Civile e da ANCI, rappresenta una nuova opportunità per i giovani under 35 di Salerno e provincia chiamati ad esprimere il loro talento e la loro creatività al servizio dello sviluppo economico, sociale ed occupazionale del territorio salernitano. 
"Il sostegno alle nuove imprese giovanili - dichiara il Sindaco Napoli - rappresenta una delle priorità dell’Amministrazione Comunale di Salerno. La valorizzazione dei talenti, delle idee, dell’impegno sono un patrimonio prezioso per la nostra comunità da valorizzare con luoghi, strumenti ed opportunità. Fabbrica Salerno risponde coerentemente a questa sfida programmatica del Comune di Salerno accompagnando i giovani alla creazione ed avvio di un’attività d’impresa che possa poi procedere autonomamente nella competizione globale. Intendiamo moltiplicare queste opportunità per rispondere alla domanda di lavoro e di sviluppo delle nuove generazioni e per scongiurare la dispendiosa fuga dei cervelli e delle energie. La Salerno del futuro si costruisce con i giovani e per i giovani anche utilizzando spazi come il Palazzo dell’Innovazione che puntiamo a far diventare un polo d’eccellenza".

"Quella odierna - sostiene l'Assessore De Luca - è una tappa importante di un percorso iniziato qualche tempo fa, anche grazie alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e all'ANCI, che oggi trova avvio concreto. Un concorso di idee per circa 10 aziende, che riceveranno anche un premio simbolico in denaro, ma soprattutto potranno usufruire di un'attività di supporto e di coaching per la redazione del piano d'impresa, per il reperimento di risorse finanziarie pubbliche o private. È questo un piccolo tassello ulteriore in quella strategia di incubazione diffusa che abbiamo lanciato qualche tempo fa. I premi, gli eventi spot sono utili solo se inseriti in una strategia più generale: è quello che stiamo cercando di fare con il concorso di idee e con il brand presentato oggi, che sarà il simbolo di coordinamento delle numerose attività messe in campo nell'ambito dell'innovazione, delle start up e dell'impredinditorialità soprattutto giovanile".

Il progetto, che vede capofila il Comune di Salerno, ha l’obiettivo di dotare la città di una organizzazione strutturata in grado di attrarre genialità e capitali attraverso un percorso di inclusione rivolto a giovani under 35. La struttura sta analizzando e seguendo idee giovanili che rappresentano nuove opportunità nell’area Cultura e Turismo: creazione di microimprenditorialità, iniziative di coworking, la rete Cultural Cooperation Network per sostenere la cooperazione transnazionale e l’individuazione di contenitori per l’incubazione diffusa. Fabbrica Salerno è il brand che supporterà le azioni dei giovani under 35 che attraverso le proprie peculiarità, singolarità e creatività contribuiranno alla creazione di beni e servizi comuni. Le linee di azioni già implementate riguardano l’animazione territoriale, la partecipazioni a workshop e incontri itineranti. 

Fabbrica Salerno è un progetto finanziato dall’Anci a valere sull’avviso pubblico “ComuneMenteGiovane” per la presentazione di proposte destinate al finanziamento di progetti di innovazione sociale le cui azioni sono attuate da una rete di partner costituita dall’associazione Effetti Collaterali, Stay Young animatrice dello spazio Cantera, Ipotenusa Onlus, Associazione Culturale Avalon, FabLab Salerno, Ninja Marketing Srl e Qs & Partners S.n.c. di V. Quagliano & C.

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Start-up innovativa, definizione e vantaggi - pmi.it

Come capire se la propria idea imprenditoriale rientra tra quelle classificabili come start-up innovative, godendo delle relative agevolazioni ed eventuali finanziamenti locali.

Vorrei un chiarimento sui finanziamenti della Regione Campania per le startup innovative: vorrei avviare in franchising un ristorante tutto made in Italy, con marchio affermato e format innovativo, con somministrazione e vendita nella stessa location (Seafood Bar + Seafood Factory Store); se non ci sono limiti di età (under 35), la mia idea ha le caratteristiche per rientrare nella fattispecie?.

Il Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179 recante “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”, convertito con modifiche dalla legge 17 dicembre 2012 n. 221, ha introdotto nel panorama legislativo italiano un quadro di riferimento organico per favorire la nascita e la crescita di nuove imprese innovative (start-up innovative). La normativa è stata successivamente modificata dal d.l. n. 76/2013 in vigore dal 28 giugno 2013 e dal d.l. n. 3/2015 convertito in legge n. 33/2015 in vigore dal 26/03/2015.

L’art. 25 del decreto definisce la start-up innovativa come una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, di diritto italiano oppure Societas Europea, le cui azioni o quote non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione. Vi rientrano, pertanto, sia le srl (compresa la nuova forma di srl semplificata o a capitale ridotto), sia le spa, le sapa, sia le società cooperative.
È inoltre stata istituita un’apposita sezione del Registro delle Imprese la cui iscrizione da parte delle start-up innovative è obbligatoria ai fini della fruizione dei benefici introdotti dalla normativa e previsti dai vari bandi per questo tipo di imprese. Per l’iscrizione nella sezione speciale del Registro delle Imprese, la sussistenza dei requisiti per l’identificazione della startup innovativa è attestata mediante apposita autocertificazione prodotta dal legale rappresentante e depositata presso l’ufficio del Registro delle Imprese.

La società, per essere definita start-up innovativa, deve quindi possedere i seguenti requisiti:
  • la maggioranza del capitale sociale e dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria deve essere detenuto da persone fisiche al momento della costituzione e per i successivi 24 mesi; (requisito soppresso dal d.l. n. 76/2013)
  • la società deve essere costituita e operare da non più di 60 mesi (modificato dal d.l. 3/2015);
  • è residente in Italia ai sensi dell’art. 73 del Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, o in uno degli stati membri dell’Unione Europea o in Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo, purchè abbia una sede produttiva o una filiale in Italia (modificato dal d.l. 3/2015);;
  • il totale del valore della produzione annua, a partire dal secondo anno di attività, non deve superare i 5 milioni di euro;
  • non deve distribuire o aver distribuito utili;
  • deve avere quale oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
  • non deve essere stata costituita per effetto di una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda.
Inoltre, la start-up deve soddisfare almeno uno dei seguenti criteri:
  1. sostenere spese in ricerca e sviluppo in misura pari o superiore al 20% del maggiore importo tra il costo e il valore della produzione; (percentuale ridotta al 15% con d.l. n. 76/2013);
  2. impiegare personale altamente qualificato per almeno un terzo della propria forza lavoro ovvero in percentuale uguale o superiore a due terzi della forza lavoro complessiva di personale in possesso di laurea magistrale ai sensi dell’art. 4 del d.m. n. 270/2004 (così integrato con d.l. n. 76/2013);
  3. essere titolare o depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale relativa ad una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una varietà vegetale ovvero sia titolare dei diritti relativi ad un programma per elaboratore originario registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore, purchè tali privative siano direttamente afferenti all’oggetto sociale e all’attività di impresa. (così integrato con d.l. n. 76/2013).

Il suo progetto, per quanto possa essere innovativo, se ho ben compreso l’idea da lei esposta, non sembra presentare le caratteristiche di “prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico” richiesti per l’accesso all’agevolazione.

lunedì 20 febbraio 2017

Editoria digitale, il nuovo bando Google - pmi.it

Dal 2 marzo al 20 aprile domande aperte per la terza edizione della Digital News Initiative di Google: finanziamenti per l'informazione innovativa.


Al via il terzo bando per l’Innovation Fund della Digital News Initiative di Google che finanzia progetti innovativi di editori e professionisti dell’informazione digitale in tutta Europa: il Fondo per l’innovazione ha previsto risorse per 150 milioni in tre anni, di cui poco più di 50 sono già stati erogati con le prime due edizioni. Le domande 2017 si possono inviare dal 2 marzo al 20 aprile.

Le domande riguardano il solo accesso alle risorse dell’Innovation Fund. Sulla pagine web dell’iniziativa è disponibile il form da compilare e inviare digitalmente. Possono partecipare singoli giornalisti, enti, imprese. Requisiti:
  • singoli partecipanti - residenza UE o paese EFTA, maggiore età, nessun legame con Google o con il progetto DNI;
  • associazioni, università, enti non profit, partnership, imprese –  registrate o con sede centrale o incorporate in organizzazioni in UE o EFTA.
Possono partecipare anche coloro che avevano fatto domanda nel 2015 e 2016. I progetti devono essere in fase di pre-lancio, richiedere un finanziamento massimo di due anni, promuovere lo sviluppo del giornalismo online e della produzione di notizie (deve trattarsi di informazione, esclusi social media e piattaforme pubblicitaria), essere innovativi.
Se il progetto è collaborativo, coinvolgendo più professionisti o realtà, è classificato nel seguente modo:
  • prorotipo: fino a 50mila euro;
  • medio: fra 50mila e 300mila euro;
  • grande: fra 300mila e 1 milione di euro.
Fino a 50mila euro, il finanziamento copre l’intera spesa, per importi superiori parte da 50mila euro e arriva fino a un importo pari alla cifra più bassa fra il 70% dei costi e il tetto massimo per la propria fascia (300mila o 1 milione). I progetti vengono valutati in base a impatto sul settore dell’informazione, portata innovativa e utilizzo di tecnologie, fattibilità.
Ecco la distribuzione europei dei progetti selezionati nel 2016:




Il supporto finanziario è solo uno dei tre pilastri su cui è costruita la Digital News Initiative. Il progetto si concentra anche sullo sviluppo di prodotto, attraverso un “product working group“, e su training e ricerca con investimenti per giornalisti e redazioni (es.: aggiornamento piattaforma Google Trends, fondi per computer assisted reporting, data driven insights).

Sabatini Ter, guida alla nuova domanda - pmi.it

Prime istruzioni per le PMI che vogliono utilizzare la Sabatini Ter in Legge di Stabilità per investimenti digitali: procedura, macchinari e software agevolabili.

Pronte le istruzioni del Ministero dello Sviluppo Economico sulla Sabatini Ter, inserita in Legge di Stabilità nell’ambito del Piano Industria 4.0, che oltre alla proroga fino a dicembre 2018 del finanziamento agevolato per l’acquisto di nuovi beni strumentali potenzia l’incentivo per le PMI che investono nel digitale: il 20% delle risorse complessive (560 milioni) è destinato all’innovazione delle piccole e medie imprese, che hanno una maggiorazione del 30% del contributo ministeriale. Il riferimento normativo sono i commi da 52 a 57 dell’articolo 1 della manovra (legge 232/2016).

L’incentivo per le PMI 4.0 riguarda l’acquisto di macchinariimpianti e attrezzature nuovi di fabbrica aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie, compresi big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, RFID (radio frequency identification), sistemi di tracciamento e pesatura rifiuti.

La Nuova Sabatini, lo ricordiamo, prevede un finanziamento agevolato, per massimo cinque anni, da 20mila a 2 milioni di euro, copre il 100% dell’investimento, è erogato entro 30 giorni dal contratto di finanziamento (stipulato con un banca che ha firmato apposita convenzione). Il ministero eroga un contributo che copre gli interessi del finanziamento, calcolati convenzionalmente nella seguente misure: tasso annuo del 2,75% per gli investimenti ordinari e del 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

La circolare fornisce i dettagli su domanda e procedura, che si applicano sia agli investimenti delle PMI in innovazione sia all’acquisto di macchinari. Per gli investimenti ordinari, ovvero che erano già ammessi alle precedenti agevolazioni della Sabatini, e che sono stati prorogati dalla Legge di Stabilità al 2018, i termini per la presentazione delle domande sono già aperti dallo scorso 2 gennaio. Per quanto riguarda invece gli investimenti tecnologici, è previsto un nuovo decreto direttoriale che fisserà l’apertura delle procedure, ci cui comunque la circolare presenta lo schema.
Il procedimento funziona nel seguente modo: la PMI presenta domanda di finanziamento alla banca, che effettua le verifiche e trasmette la richiesta al ministero. Previa conferma da parte del ministero, la banca concede il contributo utilizzando le risorse della CDP (cassa depositi e prestiti), oppure mediante diversa provvista.

E’ possibile attivare la copertura del Fondo di Garanzia PMI fino all’80%. Quando decide di concedere il finanziamento, la banca trasmette la delibera di approvazione al ministero, unitamente alla documentazione presentata dall’azienda. Il ministero adotta il provvedimento di concessione del contributo a sua carico (come detto del 2,75% o del 3,575%), e lo trasmette all’impresa e alla banca. La banca eroga il finanziamento in un’unica soluzione, oppure entro 30 giorni dalla consegna del bene in caso di leasing finanziario. La PMI trasmette al ministero in formato digitale la dichiarazione di investimento ultimato e le richieste di erogazione del contributo.
La domanda va inviata via PEC, posta elettronica certificata, alla banca scelta come intermediario (l’elenco degli istituti finanziari convenzionato è pubblicato sul sito del ministero). Se il cntributo è superiore a 150mila euro, va allegata dichiarazione sostitutiva di atto notorio con i dati per la richiesta delle informazioni antimafia utilizzando o moduli presenti sul sito del MiSE.
Possono presentare domanda anche le imprese estere con sede nella UE, anche se non hanno sede in Italia al momento della presentazione della domanda: devono però aprire la sede in Italia entro la data di ultimazione dell’investimento, e iscriversi al Registro impresa, pena la revoca dell’agevolazione. Non possono avere agevolazioni le imprese finanziarie e assicurative.
La domanda deve riguardare investimenti che avvengono in una sola unità produttiva. Se l’investimento riguarda diverse unità produttive, l’impresa deve presentare diverse domande.

Sul sito del ministero è pubblicata l’intera modulistica, e ci sono gli allegati 6/A e 67B che elencano con precisione quali sono gli investimenti in innovazione agevolabili. Eccoli:
  • macchine utensili per asportazione,
  • macchine utensili operanti con laser e altri processi a flusso di energia (ad esempio plasma, waterjet, fascio di elettroni), elettroerosione, processi elettrochimici,
  • macchine per la realizzazione di prodotti mediante la trasformazione dei materiali o delle materie prime,
  • macchine utensili per la deformazione plastica dei metalli e altri materiali,
  • macchine utensili per l’assemblaggio, la giunzione e la saldatura,
  • macchine per il confezionamento e l’imballaggio,
  • macchine utensili di de-produzione e re-manufacturing per recuperare materiali e  funzioni da scarti industriali e prodotti di ritorno a fine vita (ad esempio macchine per il disassemblaggio, la separazione, la frantumazione, il recupero chimico),
  • robot, robot collaborativi e sistemi multi-robot,
  • macchine utensili e sistemi per il conferimento o la modifica delle caratteristiche superficiali dei prodotti e/o la funzionalizzazione delle superfici,
  • macchine per la manifattura additiva utilizzate in ambito industriale,
  • macchine, strumenti e  dispositivi per il carico/scarico, movimentazione, pesatura e/o sorting automatico dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, AGV e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento pezzi (ad  esempio  RFID, visori e sistemi di visione)
  • magazzini automatizzati interconnessi ai sistemi gestionali di fabbrica.
Tutti questi macchinari e sistemi devono avere i seguenti requisiti:
  • controllo per mezzo di CNC (Computer  Numerical  Control) e/o PLC (Programmable Logic Controller);
  • interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program;
  • integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo;
  • interfaccia uomo macchina semplici e intuitive;
  • rispondenza ai più recenti standard in termini di sicurezza, salute e igiene del lavoro.
E devono avere due delle seguenti caratteristiche:
  • sistemi di tele manutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto,
  • monitoraggio in continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e adattività alle derive di processo,
  • caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo (sistema cyberfisico).
Altri macchinari agevolati:
  • banchi e postazioni di lavoro dotati di soluzioni ergonomiche in grado di adattarli in maniera automatizzata alle caratteristiche fisiche degli operatori (ad esempio caratteristiche biometriche, età, presenza di disabilità),
  • sistemi per il sollevamento/traslazione di parti pesanti o oggetti esposti ad alte temperature in grado di agevolare in maniera intelligentrobotizzata/interattiva il compito dell’operatore,
  • dispositivi wearable, apparecchiature di comunicazione tra operatore/operatori e sistema produttivo, dispositivi di realtà aumentata e virtual reality;
  • interfacce uomo-macchina (HMI) intelligenti che supportano  l’operatore  in  termini  di  sicurezza  ed efficienza delle operazioni di lavorazione, manutenzione, logistica;
  • dispositivi, strumentazione e componentistica intelligente per l’integrazione, la sensorizzazione e/o l’interconnessione e il controllo automatico dei processi utilizzati anche nell’ammodernamento o nel revamping dei sistemi di produzione esistenti;
  • filtri e sistemi di trattamento e recupero di acqua, aria, olio, sostanze chimiche e organiche, polveri con sistemi di segnalazione dell’efficienza filtrante e della presenza di anomalie o sostanze aliene al processo o pericolose, integrate con il sistema di fabbrica e in grado di avvisare gli  operatori e/o fermare le attività di macchine e impianti;
  • sistemi di misura a coordinate e non (a contatto, non a contatto, multi-sensore o basati su tomografiacomputerizzata tridimensionale) e relativa strumentazione per la verifica dei requisiti micro e macro geometrici di prodotto per qualunque livello di scala dimensionale (dalla larga scala alla scala micro- o  nano-metrica) al fine di assicurare e tracciare la qualità del prodotto e che consentono di qualificare i processi di produzione in maniera documentabile e connessa al sistema informativo difabbrica;
  • altri sistemi di monitoraggio in-process per assicurare e tracciare la qualità del prodotto e/o del processo produttivo e che consentono di   qualificare i processi di produzione in maniera documentabile e connessa al sistema informativo di fabbrica;
  • sistemi per l’ispezione e la caratterizzazione dei materiali (ad esempio macchine di prova materiali, macchine per il collaudo dei prodotti   realizzati, sistemi per prove/collaudi non distruttivi, tomografia) in grado di verificare le caratteristiche dei materiali in ingresso o in uscita al processo e che vanno a costituire il prodotto risultante a livello macro (es. caratteristiche meccaniche) o micro (ad  esempio porosità, inclusioni)  e di generare opportuni report di collaudo da inserire nel sistema informativo aziendale;
  • dispositivi  intelligenti  per  il  test  delle  polveri metalliche  e  sistemi  di  monitoraggio  in  continuo  che consentono di qualificare i processi di produzione mediante tecnologie additive,
  • sistemi intelligenti e connessi di marcatura e tracciabilità dei lotti produttivi e/o dei singoli prodotti ( ad esempio RFID – Radio Frequency, Identification);
  • sistemi di monitoraggio e controllo delle condizioni di lavoro delle macchine (ad esempio forze, coppia e potenza di lavorazione; usura tridimensionale degli utensili a bordo macchina; stato di componenti o sotto-insiemi delle macchine) e dei sistemi di produzione interfacciati con i sistemi informativi di fabbrica e/o con soluzioni cloud;
  • strumenti e dispositivi per l’etichettatura, l’identificazione o la marcatura automatica dei prodotti, con collegamento con il codice e la matricola  del prodotto stesso in modo da consentire ai manutentori di monitorare la costanza delle prestazioni dei prodotti nel tempo e di agire sul processo di progettazione dei futuri prodotti in maniera sinergica, consentendo il richiamo di prodotti difettosi o dannosi;
  • componenti, sistemi e soluzioni intelligenti per la gestione, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici;
  • sistemi di tracciatura e pesatura dei rifiuti.
Ecco, infine, i software agevolabili

Beni immateriali agevolati dalla Sabatini Ter

software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la progettazione, definizione/qualificazione delle prestazioni e produzione di manufatti in materiali non convenzionali o ad alte prestazioni, in grado di permettere la progettazione, la modellazione 3D, la simulazione, la sperimentazione, la prototipazione e la verifica simultanea del processo produttivo, del prodotto e delle sue caratteristiche (funzionali e di impatto ambientale), e/o l’archiviazione digitale e integrata nel sistema informativo aziendale delle informazioni relative al ciclo di vita del prodotto (sistemi EDM, PDM, PLM, Big Data Analytics)

software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la progettazione e ri-progettazione dei sistemi produttivi che tengano conto dei flussi dei materiali e delle informazioni;

software, sistemi, piattaforme e applicazioni di supporto alle decisioni in grado di interpretare dati analizzati dal campo e visualizzare agli operatori in linea specifiche azioni per migliorare la qualità del prodotto e l’efficienza del sistema di produzione;

software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la gestione e il coordinamento della produzione con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio, come la logistica di fabbrica e la manutenzione (quali ad esempio sistemi di comunicazione intra-fabbrica, bus di campo/fieldbus, sistemi SCADA, sistemi MES, sistemi CMMS, soluzioni innovative con caratteristiche riconducibili ai paradigmi dell’IoT e/o del cloud computing);

software, sistemi, piattaforme e applicazioni per il monitoraggio e controllo delle condizioni di lavoro delle macchine e dei sistemi di produzione interfacciati con i sistemi informativi di fabbrica e/o con soluzioni cloud;

software, sistemi, piattaforme e applicazioni di realtà virtuale per lo studio realistico di componenti e operazioni (es. di assemblaggio), sia in contesti immersivi o solo visuali;
software, sistemi, piattaforme e applicazioni di reverse modelling and engineering per la ricostruzione virtuale di contesti reali;

software, sistemi, piattaforme e applicazioni in grado di comunicare e condividere dati e informazioni sia tra loro che con l’ambiente e gli attori circostanti (Industrial Internet of Things) grazie ad una rete di sensori intelligenti interconnessi;

software, sistemi, piattaforme e applicazioni per il dispatching delle attività e l’instradamento dei prodotti nei sistemi produttivi;
software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la gestione della qualità a livello di sistema produttivo e dei relativi processi;
software, sistemi, piattaforme e applicazioni per l’accesso a un insieme virtualizzato, condiviso e configurabile di risorse a supporto di processi produttivi e di gestione della produzione e/o della supply chain (cloud computing);
software, sistemi, piattaforme e applicazioni per Industrial Analytics dedicati al trattamento ed all’elaborazione dei Big Data provenienti dalla sensoristica IoT applicata in ambito industriale (Data Analytics & Visualization, Simulation e Forecasting)

software, sistemi, piattaforme e applicazioni di Artificial Intelligence & Machine Learning che consentono alle macchine di mostrare un’abilità e/o attività intelligente in campi specifici a garanzia della qualità del processo produttivo e del funzionamento affidabile del macchinario e/o dell’impianto;

software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la produzione automatizzata e intelligente, caratterizzata da elevata capacità cognitiva, interazione e adattamento al contesto, autoapprendimento e riconfigurabilità (cybersystem)

software, sistemi, piattaforme e applicazioni per l’utilizzo lungo le linee produttive di robot, robot collaborativi e macchine intelligenti per la sicurezza e la salute dei lavoratori, la qualità dei   prodotti finali e la manutenzione predittiva;

software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la gestione della realtà aumentata tramite Wearable device;

software, sistemi, piattaforme e applicazioni per dispositivi e nuove interfacce uomo/macchina che consentano l’acquisizione, la veicolazione e l’elaborazione di informazioni in formato vocale, visuale e tattile;

software, sistemi, piattaforme e applicazioni per l’intelligenza degli impianti cha garantiscano meccanismi di efficienza energetica e di decentralizzazione in cui la produzione e/o lo stoccaggio di energia possono essere anche demandate (almeno parzialmente) alla fabbrica;

software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la protezione di reti, dati, programmi, macchine e impianti da attacchi, danni e accessi non autorizzati (cybersecurity);

software, sistemi, piattaforme e applicazioni di Virtual Industrialization che, simulando virtualmente il nuovo ambiente e caricando le informazioni sui sistemi cyberfisici al termine di tutte le verifiche, consentono di evitare ore di test e fermi macchina lungo le linee produttive reali;


software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la tracciatura e pesatura dei rifiuti.

Fonte: Circolare MiSE

domenica 19 febbraio 2017

Presentato il Piano industriale di Invitalia 2017-2019 - invitalia.it

Accelerare la crescita, garantire l'efficacia dei fondi europei, integrare il portafoglio di offerta degli Claudio Tesauro e dall’Amministratore delegato Domenico Arcuri.
incentivi, gestire un Fondo per lo sviluppo per mettere a sistema capitali pubblici e privati: sono solo alcuni degli obiettivi del nuovo piano industriale di Invitalia, presentato il 9 febbraio presso la sede dell’Agenzia, dal Presidente
Il Gruppo punta a migliorare i risultati finora raggiunti. Ad oggi Invitalia, per la crescita e l’innovazione del sistema produttivo, ha concesso finanziamenti per 8,8 miliardi di euro, ha attivato investimenti per 18,7 miliardi e messo in campo per lo sviluppo del territorio 447 milioni di euro. 

"Abbiamo davanti molte sfide", ha osservato il Presidente Tesauro – ora le nostre priorità sono semplificare ancora le procedure, velocizzare i tempi d'intervento e agire in totale trasparenza".
La nostra prima scommessa – ha spiegato l’AD Domenico Arcuri  - è rendere più efficace l'offerta di sviluppo e più efficiente la domanda di sviluppo. E’ finito il tempo in cui si fanno gli investimenti perché ci sono gli incentivi: oggi solo le imprese che a monte investono, possono a valle beneficiare di incentivi. Invitalia predilige investimenti di aziende estere, coerenti con Industria 4.0 e con un forte impatto occupazionale”.


Invitalia mette a disposizione delle imprese il Contratto di sviluppo e rilancia la legge 181 per le aree di crisi complessa, comprese quelle colpite dai terremoti degli ultimi mesi: “Operiamo per bonificare, predisporre e valorizzare quei territori che dovranno poi accogliere investimenti, che non sarebbero altrimenti possibili” ha concluso Arcuri.


Fonte: http://www.invitalia.it/site/new/home/chi-siamo/area-media/notizie-e-comunicati-stampa/articolo19013189.html

mercoledì 15 febbraio 2017

FINANZIAMENTO DI PERCORSI DI FORMAZIONE VOLTI ALL’ORIENTAMENTO ALLE PROFESSIONI

FONDO

FSE

CODICE PROCEDURA DI ATTIVAZIONE

OGGETTO
Finanziamento di percorsi di formazione volti all'orientamento alle professioni

TIPOLOGIA DI BENEFICIARI
Università o istituto di istruzione universitaria abilitato al rilascio di titoli accademici, Ordini professionali e collegi, Associazioni di cui alla legge n. 4/2013

DATA DI PUBBLICAZIONE
25/01/2017

DATA DI SCADENZA
24/03/2017

DOCUMENTI CORRELATI
Oggetto
Finanziamento di progetti formativi curriculari presentati dalle università e volti ad avvicinare i giovani alle professioni tramite esperienze formative in partenariato con ordini professionali e collegi ed  associazioni.


Beneficiari – Soggetti proponenti
Università o istituto di istruzione universitaria abilitato al rilascio di titoli accademici, Ordini professionali e collegi, Associazioni di cui alla legge n. 4/2013.
L’Università promotrice dovrà, obbligatoriamente, risultare quale soggetto capofila di apposito partenariato, organizzato, costituito, oltre che eventualmente con altre Università, con almeno uno dei seguenti soggetti aventi sede in Regione Campania: § Ordini professionali e collegi; § Associazioni di cui alla legge n. 4/2013.


Destinatari – Tirocinanti
Studente universitario non occupato (ivi compresi gli iscritti a master universitari e a corsi di dottorato), residente o domiciliato in Campania; – Con età compresa fra i 18 e 35 anni. Nel caso di soggetto disabile, di cui alla Legge 68/99, non vi sono limiti massimi di età; – Iscritto presso l’Università che aderisce al partenariato nell’anno accademico in cui si svolgono le selezioni; – non avere in corso o aver avuto un rapporto di lavoro autonomo, subordinato o parasubordinato con il Soggetto ospitante; – non avere rapporti di parentela o affinità sino al 3^ grado con persone facenti parte dell’organo di governo del Soggetto ospitante o che detengano quote di capitale sociale tali da esercitare un’influenza dominante sul Soggetto ospitante; – non beneficiare di altra borsa di studio o di ricerca; – impegnarsi ad effettuare almeno il 70% delle presenze previste per le attività di tirocinio.

Soggetti ospitanti 
Possono candidarsi a essere Soggetto ospitante:
Professionista, studio professionale singolo o in forma associata, ordini professionali, collegi, Associazioni di cui alla legge n. 4/2013, impresa o altro soggetto privato e che possiedono i seguenti requisiti:

– avere sede legale e/o operativa nella Regione Campania; – essere in regola con la normativa sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, assicurandone l’applicazione anche ai tirocinanti ivi ospitati; – essere in regola con la normativa di cui alla legge n. 68 del 1999 per il diritto al lavoro dei disabili; – non avere effettuato licenziamenti nella medesima unità operativa per attività equivalenti a quelle del tirocinio nei dodici mesi precedenti l’attivazione del tirocinio stesso, fatti salvi quelli per giusta causa e per giustificato motivo soggettivo e fatti salvi specifici accordi sindacali con le organizzazioni territoriali più rappresentative; – non avere in atto nella medesima unità operativa procedure di cassa integrazione straordinaria o in deroga per attività equivalenti a quelle del tirocinio; – non utilizzare il tirocinante per lo svolgimento di funzioni che non rispettino gli obiettivi formativi del tirocinio stesso; – non utilizzare il tirocinante per sostituire contratti a termine, per sostituire il personale nei periodi di malattia, maternità o ferie, né per ricoprire ruoli necessari alla propria organizzazione; – Non ospitare più di due soggetti ai sensi del presente avviso – essere tenuto ad assicurare il tirocinante contro gli infortuni sul lavoro e per la responsabilità civile presso terzi (il costo dell’assicurazione non è incluso nell’indennità di partecipazione spettante al tirocinante); Il tirocinio può essere realizzato anche nel caso in cui il Soggetto ospitante non abbia dipendenti a tempo indeterminato.
Tra i compiti della struttura ospitante vi sono:
– nomina del Tutor Aziendale;
– comunicazione dell’avvio delle attività presso la propria struttura;
– corresponsione dell’indennità di partecipazione al tirocinante.


Entità del finanziamento
L’importo massimo previsto per ciascun progetto è pari a un massimo di € 200.000,00 euro. Ogni proposta progettuale deve prevedere il coinvolgimento di minimo di n. 30 e l’indennità di partecipazione da corrispondere al tirocinante è pari ad € 500,00 lordi mensili per un massimo di € 3.000,00; nel caso di soggetti disabili è pari a € 500,00 lordi mensili per un massimo di € 6.000,00.


Modalità e termini per la presentazione delle operazioni
La domanda di ammissione al contributo, conformemente al modello allegato, debitamente datata e sottoscritta, completa degli allegati , potrà essere presentata a partire dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso sul BURC e fino ai 60 giorni successivi.
Le domande dovranno essere presentate a mano presso l’Ufficio Protocollo della Direzione Generale Università, Ricerca e Innovazione della Regione Campania Via Don Bosco 9/E – Napoli. I progetti possono essere altresì spediti a mezzo raccomandata mediante A/R, a partire dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente Avviso sul BURC e dovranno pervenire entro il 60° giorno successivo alla data di pubblicazione al seguente indirizzo: Direzione Generale per l’Università, la Ricerca e l’Innovazione della Regione Campania – Via Don Bosco n. 9/E –Napoli.

Scadenza presentazione domande: 24 marzo 2017


Asse, Priorità di investimento, OS, R.A., Azione
Asse III- Obiettivo Specifico 14

Entità del finanziamento: 1,5 milioni di euro

Responsabile del Procedimento
dott.ssa Galasso Norma
E-mail del Responsabile del procedimento: norma.galasso@regione.campania.it

Fonte http://www.fse.regione.campania.it



giovedì 9 febbraio 2017

Imprese: tutti i nuovi incentivi - pmi.it

Incentivi investimenti digitali PMI, ammortamenti, credito d'imposta, Startup: tutte le misure per le imprese in Legge di Stabilità, Nuova Sabatini e Piano Industria 4.0.
La parte della Legge di Bilancio 2017 per le imprese è la più corposa, con agevolazioni che stimolino gli investimenti e con il Piano Industria 4.0. E tra i primi decreti attuativi annunciati, quello relativo agli sgravi per le PMI previsti dalla Nuova Sabatini. Vediamo una sintesi delle diverse norme con l’aiuto delle slide della CNA, confederazione nazionale artigianato.

Contributi
Proroga al 31 dicembre 2018 dei contributi per investimenti in nuovi macchinari, impianti e attrezzature  (compresi big data, cloud, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata, meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, RFID e sistemi di tracciamento e pesatura rifiuti), riservando alle imprese di piccole e medie dimensioni il 20% delle risorse. Per investimenti in innovazione, il contributo è alzato del 30%. Attuazione. E’ in arrivo il decreto ministeriale applicativo.

Ammortamenti
Proroga al 31 dicembre 2017 per il superammortamento al 140% (acquisti fino al 30 giugno 2018, con acconto del 20% entro fine 2017), al 250% per gli investimenti in digitalizzazione in chiave Industria 4.0 (elencati in manovra). E’ incentivato (140%) anche l’acquisto di software purchè l’impresa investa anche in nuovi macchinari digitali. Attuazione. Sulle regole attuative del meccanismo e puntualizzazione dei beni incentivabili è in arrivo una circolare dell’Agenzia delle Entrate.

Credito d’imposta
Bonus Ricerca e Sviluppo al 50% fino al 2020, esteso alla ricerca fatta da imprese italiane per contro di imprese estere.

Startup
Sale al 30% la detrazione per chi investe nel capitale fino a 1 milione di euro. Niente imposte di bollo e diritti di segreteria sull’atto costitutivo, sottoscrivibile anche con firma elettronica avanzata. Cessione delle perdite a una controllante quotata (almeno al 20%). Incremento del Fondo per la crescita sostenibile di 47,5 milioni nel 2017 e 2018, per finanziamenti agevolati e interventi in startup innovative. Incremento e stabilizzazione degli incentivi fiscali sugli investimenti(Equity) in Startup e PMI innovative (investitori individuali, imprese, fondi). Equity Crowdfunding esteso alla raccolta di capitale di rischio delle PMI.

Altre norme
  • Fondo di Garanzia PMI: + 895 mln di euro ed altri 3 miliardi dalla valorizzazione di beni e aziende confiscate alla criminalità.
  • Bonus Alberghi: detrazione al 65% per ristrutturazioni nel 2017 e 2018 fino a 200mila euro di spesa agevolabile.
  • Tax Credit per Cinema e Audiovisivo: + 60 mln di euro.

Fonte: http://www.pmi.it/impresa/contabilita-e-fisco/approfondimenti/144615/investimenti-imprese-tutti-gli-incentivi-in-legge-bilancio.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter%3A%20PMI.it&utm_content=08-02-2017%20evidenza%20imprese-tutti-i-nuovi-incentivi

RIS 3 Campania Research and Innovation Strategies for Smart Specialisation - Bollettino n° 0 Febbraio 2017

Scarica QUI il Bollettino n° 0 - Febbraio 2017. Sviluppo Campania