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Opportunity


Opportunità a sostegno della nascita delle nuove iniziative e per l’innalzamento della competitività di quelle esistenti. Da questa sezione sarà possibile, tramite i link sottostanti, scaricare le Schede di Rilevazione di Idee.   


Contatti: 

Vincenzo Quagliano             cell.348.9758858
                                                             email: vincenzoquagliano@virgilio.it ;


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Scheda Rilevazione d'Impresa

Scheda Decreto Leg.vo 185/2000 Tit.II

Scheda Contratto Sviluppo

Scheda Agevolazioni per Investimenti Innovativi nelle Regioni Convergenza (Macchinari)


Scheda Fondo Rotativo per lo Sviluppo delle PMI Campane "Misura Start up"


*per scaricare i file, una volta aperto il link, andare in fondo alla pagina e selezionare "Slow Download". Una volta finito il conto alla rovescia potrete cliccare nuovamente sul download per scaricarlo.

36 commenti:

E.Z. ha detto...

Posso disturbarla telefonicamente per un chiarimento

Ottavio ha detto...

Sarebbe interessante un incontro su questo argomento.

un imprenditore ha detto...

News utilissima. Grazie

Anonimo ha detto...

Gentile Sig. Vincenzo è possibile avere i riferimenti del Bando? Le invio i miei recapiti con mail. In attesa la ringrazio anticipatamente

Andrea ha detto...

Gli orari per gli incontri all'Università Popolare sono cambiati il mercoledì?

Anonimo ha detto...

Grazie per la risposta fornitami riguardante la fattibilità. Mi attivo per la preparazione dei documenti.

C.O. ha detto...

Mi informa sulla situazione e lo stato del progetto della mia nuova attività?

Paestum ha detto...

Vincenzo Le invierò mail per una verifica di fattibilità di nuova iniziativa a Capaccio. Buona serata

Patrizio ha detto...

Enzo ricordati di inviarmi la scheda per la rilevazione dell'idea di lavoro autonomo.

Anonimo ha detto...

Può cortesemente informarmi sulle attività di servizi per i quali è possibili avere i fondi. Le mando in privato la mia mail. Grazie

Andrea ha detto...

Ho iniziato così la mia attività.Progetto e start up a cura di QUAGLIANO. Ciao Enzo

Massimo ha detto...

Sono di Paestum..ho una impresa avviata con la consulenza e assistenza della QS di Salerno e la BCC di Capaccio. Grazie

Maria ha detto...

Anche a Baronissi ci sono imprese che hanno avuto l'assistenza e la consulenza per ideazione ed avvio di nuova impresa. Enzo vieni a trovarci.

Anonimo ha detto...

Convocata per colloquio con Invitalia. Speriamo bene

Anonimo ha detto...

In partenza per Marcianise..INVITALIA

Anonimo ha detto...

Sono del Forum di Battipaglia- Invio mail con scheda compilata.

Mario ha detto...

Ho partita IVA non movimentata. Sono considerato disoccupato?

La Voce ha detto...

Mario inviami tua mail per risponderti in privato

Matteo ha detto...

Sono rari i consulenti e le imprese in grado di parlare ai giovani. Brava la QS di Vincenzo

Matteo ha detto...

Sono rari i consulenti e le imprese in grado di parlare ai giovani. Brava la QS di Vincenzo

Donato ha detto...

Grazie Vincenzo per la mail. Ci vediamo venerdì 30 per approfondimenti.

La Voce ha detto...

L’articolo dei tre ministri Lorenzo Ornaghi, Corrado Passera e Francesco Profumo apparso sul Sole del 24 febbraio è un punto di partenza per chi crede nella cultura non solo come sfera di svago e trasmissione della conoscenza, ma anche come motore dell’economia del nostro Paese. In una fase recessiva in cui vanno premiate le iniziative che producono “di più con meno” acquistano un’importanza strategica le politiche per le imprese creative. “Impresa creativa” non è il semplice accostamento tra mondo delle aziende e mondo della cultura. È il modo particolarissimo in cui nascono ogni giorno in Italia delle comunità di giovani – associazioni informali e formali, società senza fine di lucro, cooperative, consorzi, studi associati – che scelgono di accettare un rischio di impresa nella produzione di cultura. A Milano, Napoli, Torino, Palermo, Trieste, Roma assistiamo alla nascita (e purtroppo spesso alla fine precoce) di centinaia di imprese culturali che trasformano gruppi di giovani utenti in giovani imprenditori, che producono cultura nel teatro, nell’arte, nel cinema, nella musica, nel design, nella moda, nell’informazione, nell’artigianato di qualità e anche nelle filiere agroalimentari. Dobbiamo molto a questo mondo diffuso e vitale che ha permesso alle nostre comunità urbane di sopravvivere a due decenni di tagli e difficoltà nelle politiche pubbliche sulla cultura. E soprattutto lo dobbiamo a questo universo fragile e propulsivo se la disoccupazione giovanile non ha ancora raggiunto vette inaccettabili nel nostro Paese.

Oggi che un governo di riformisti ha impresso una direzione nuova al Paese, si impone una svolta. Abbiamo l’occasione per avviare una politica specifica per le imprese creative italiane, cioè per tutte quelle comunità che scelgono di dividere il rischio e costruire un destino comune producendo un valore aggiunto in termini di identità simbolica e memoria collettiva. E di questa politica il primo passo dovrebbe essere la costruzione di un Osservatorio capace di mappare la realtà e di offrire visibilità a chi oggi cerca di fare cultura in Italia avendo anche la capacità di svolgere altre due azioni fondamentali che oggi solo il pubblico può fare: offrire servizi e dare reputazione. I servizi sono innanzi tutto spazi adeguati (censiti nell’immenso patrimonio di vani sfitti o invenduti delle nostre città) da mettere a disposizione come sedi fisse o temporanee per queste particolari imprese, sono sportelli per l’accesso al credito bancario e alle garanzie assicurative, reti e infrastrutture per la promozione e la comunicazione delle attività e dei prodotti. La reputazione potrebbe invece derivare dalla possibilità di accedere a hub pubblici dove i giovani che scelgono di rischiare nell’impresa culturale possono trovare ambienti (per esempio laboratori di ricerca, prototipazione, modellistica) e risorse per impegnare e verificare il loro talento. Questi hub della creatività diventerebbero – se accompagnati finalmente da una legge che riconosca statuto di impresa ai giovani che producono cultura – dei capisaldi di una nuova economia urbana e di un nuovo modello di sviluppo economico diffuso. E sarebbero il cuore di una politica pubblica che – offrendo infrastrutture e ponendosi sul lato della domanda – diventa capace di stimolare un’offerta di cultura diffusa pur in una condizione di scarsità di risorse economiche e di investimento.Stefano BoeriArticolo pubblicato sull'inserto Domenica-Cultura del Sole24Ore del 4 marzo 2012

Miralla A ha detto...

Ieri pubblicato su Denaro articolo...di Invitalia..Strumento operativo.

Tino ha detto...

Non riesco scaricare la scheda?

Matteo ha detto...

Si ho letto articolo ma trovo più esauriente questo spazio..Complimneti.

Michele ha detto...

Damani a Buonabitacolo? Dopo ti aspetto al Comume.

Anonimo ha detto...

Riattivati i finanziamenti di Invitalia? Sono valide queste schede? Grazie

Anonimo ha detto...

Ti aspetto a Sala...

Lia ha detto...

Mi perdo piacevolemente nel Blog..

Lia ha detto...

Mi perdo piacevolemente nel Blog..

Anonimo ha detto...

Le mando la scheda compilata?

Peppe ha detto...

Ho sentito Sua intervista..quindi anche a Sassano possono essere presentate le domande..

Peppe ha detto...

Ho sentito Sua intervista..quindi anche a Sassano possono essere presentate le domande..

G.T. ha detto...

Molto interessante.

Mario ha detto...

A Teggiano ti aspettano nn dienticartelo

Anonimo ha detto...

Ci vediamo al T.T.S.