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venerdì 31 agosto 2012

AVVISO “ACCORDI TERRITORIALI DI GENERE” – POR CAMPANIA FSE 2007-2013 ASSE II OB.OP. F2


E’ finalizzato a promuovere un sistema territoriale integrato di interventi e misure che favoriscano la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro e alleggeriscano i carichi familiari per sostenere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
Soggetti ammessi a partecipare
Potranno partecipare al presente avviso reti territoriali composte dai seguenti soggetti:

  • Enti locali e loro associazioni, nelle forme previste dal Testo Unico degli EE.LL e ss.mm.ii ;
  • Associazioni datoriali e sindacali più rappresentative sul piano nazionale
  • Aziende Sanitarie
  • Soggetti del terzo settore
  • Consorzi delle Aree di Sviluppo Industriale, di cui alla l.r. 16/1998 e ss.mm.ii.
  • Altri Servizi pubblici territoriali
  • Altri soggetti pubblici o privati interessati
L’istanza di partecipazione dovrà essere presentata da uno dei suddetti soggetti componenti la partnership, individuato quale capofila. Nelle reti territoriali devono essere rappresentati almeno 5 soggetti tra le diverse tipologie sopra descritte. Nella selezione delle istanze, è data prevalenza alle reti territoriali che includono al loro interno almeno un Ambito Territoriale di cui alla legge regionale 11/2007, e, pertanto, si riserva a tali partnership il 40% delle risorse poste alla base dell’Avviso.

Articolazione degli interventi
Gli Accordi Territoriali di Genere sono intesi come uno strumento innovativo per la creazione di servizi che favoriscano la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Dovranno contenere una definizione della strategia complessiva delle politiche territoriali di conciliazione e dovranno essere articolati in una pluralità di progetti sperimentali.

La procedura è articolata in due fasi:
FASE 1 - Individuazione delle reti territoriali per la gestione degli Accordi Territoriali di Genere. In questa fase saranno selezionati “Programmi di Intervento per l’Accordo Territoriale di Genere”, articolati in una pluralità di progetti/interventi sperimentali in materia di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro.

FASE 2 - Formalizzazione degli Accordi Territoriali di Genere, progettazione esecutiva e realizzazione dei progetti/interventi sperimentali previsti negli Programmi di Intervento selezionati nella Fase 1. In questa fase le partnership selezionate saranno accompagnate dalle strutture regionali competenti nella realizzazione dei progetti esecutivi e nella gestione delle relative procedure.
 
FASE 1

Nella prima fase le partnership devono presentare un Programma di Intervento articolato su massimo 15 mesi contenente la strategia complessiva delle politiche territoriali di conciliazione, la ricognizione dei servizi già attivi sul territorio in relazione agli obiettivi e ai destinatari individuati, la descrizione dei nuovi servizi che si intende attivare e la loro correlazione con quelli già operativi, le modalità di gestione dei singoli progetti sperimentali che si intende attivare, il crono programma e il quadro delle risorse finanziarie.
I progetti sperimentali da indicare nel Programma di Intervento presentato nella prima fase, sono finalizzati alla promozione e realizzazione di azioni di conciliazione inerenti:

  1. attività di sostegno all’introduzione all’interno delle imprese pubbliche e private coinvolte nell’Accordo Territoriale di Genere, di modalità di lavoro e tipologie contrattuali facilitanti (o family friendly) o all’introduzione di forme di flessibilità degli orari e dell’ organizzazione del lavoro (anche telelavoro)
  2. interventi e azioni volte a migliorare e rendere più efficaci, all’interno delle imprese pubbliche e private coinvolte nell’Accordo Territoriale di Genere, le forme di conciliazione già applicate
  3. attività di supporto alla realizzazione di interventi di sostituzione del titolare di impresa o del lavoratore autonomo (per astensione obbligatoria o dei congedi parentali, con altro imprenditore o lavoratore autonomo)
  4. azioni per la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura della famiglia (banca delle ore; part-time; job-sharing; servizi alle famiglie all’interno dell’azienda, quali ludoteche, ufficio genitore bambino, baby trasporto sociale, ecc)
  5. aggiornamento del personale per il reinserimento dei lavoratori dopo il periodo di congedo (di maternità, paternità o parentale)
  6. conciliazione dei tempi (progetti finalizzati all’armonizzazione degli orari dei servizi pubblici e privati con le esigenze lavorative della popolazione del territorio di riferimento, anche in attuazione dell’art. 9 della Legge 53/2000 e successivi provvedimenti attuativi).
  7. Attivazione di servizi di conciliazione rivolti a lavoratrici e lavoratori con figli 0-36 mesi o con carichi familiari di cura

FASE 2

Nella fase 2 le partnership selezionate saranno accompagnate nel processo di formalizzazione degli Accordi Territoriali di Genere.

In questa fase le partnership entro 30gg. dalla data di pubblicazione dell’elenco dei “Programmi di Interventi per l’Accordo Territoriale di Genere” dovranno formalizzare l’Accordo e presentare contestualmente la progettazione esecutiva degli interventi sperimentali previsti nel Programma approvato nella Fase 1.

Risorse finanziarie

Le risorse finanziarie da destinare al presente Avviso pubblico ammontano a complessivi €. 7.000.000,00.Per ciascun progetto presentato il finanziamento a sostegno delle attività è pari a un massimo di € 200.000,00.

Destinatari
I progetti e gli interventi sperimentali presenti nel “Programma di Interventi per l’Accordo Territoriale di Genere”, saranno rivolti a occupati, sia dipendenti che lavoratori autonomi, con priorità alle donne. Sarà, inoltre, data priorità a soggetti svantaggiati, con particolari esigenze di conciliazione (a titolo di esempio disabili, madri nubili, donne in difficoltà).

Scadenza
La proposta di programma dovrà essere inviata, pena l’esclusione, entro e non oltre le ore 16.00 del 45° giorno a decorrere dal giorno successivo dalla data di pubblicazione dell’ Avviso sul BURC.

sabato 25 agosto 2012

Sostegno alla creazione e allo sviluppo delle microimprese

La Misura 312 mira a favorire lo sviluppo e la diversificazione dell’economia dei territori rurali, attraverso l’ampliamento ed il consolidamento del tessuto imprenditoriale locale operante nel settore extragricolo. Allo scopo, essa incentiva, nelle aree rurali, gli investimenti nel settore del turismo e dell’artigianato artistico, tradizionale e tipico, mediante la riscoperta e la valorizzazione delle botteghe storiche, degli antichi mestieri, delle produzioni artistiche, nonché delle produzioni tipiche legate alle conoscenze e ai saperi del territorio, con l’obiettivo di:


􀂾

incrementare l’attività economica e i tassi di occupazione;

􀂾

consolidare ed ampliare il tessuto imprenditoriale locale operante nel settore

extragricolo, anche nella forma associativa;

􀂾

creare un supporto allo sviluppo del territorio mediante l’incentivazione a microimprese

operanti nel campo dei servizi al turismo;

􀂾

incoraggiare l’adozione e la diffusione delle TIC (Tecnologie della Comunicazione e

dell’Informazione) agevolando l’utilizzazione di attrezzature informatiche ed il ricorso al

commercio elettronico;

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favorire l’internazionalizzazione delle microimprese che operano nel campo delle

produzioni artigianali tipiche e del turismo.

In particolare, gli interventi ammissibili al sostegno riguardano le seguenti due tipologie:


Tipologia a)


- Creazione e sviluppo delle microimprese nel campo dell’artigianato artistico,

tradizionale e tipico locale.


Tipologia b)


- Creazione e sviluppo delle microimprese nell’ambito della ricettività turistica

extralberghiera e della piccola ristorazione.

 Info: www.galvallo.it

giovedì 16 agosto 2012

Intraprendere..atto secondo?

A Pontecagnano Faiano, diversi mesi fa si diede vita ad uno dei più grossi progetti giovanili mai intrapresi sul territorio picentino ovvero Intraprendere, in poco tempo il quartier generale di Villa Crudele, divenne il baricentro per centinaia di ragazzi che hanno riempito le scrivanie e gli scaffali di una biblioteca diventata un pò troppo grigia e desolata, che grazie ad esperti consulenti e funzionari, ha tentato di dare un tocco di colore a quelle stanze. Diversi sono stati i progetti e i disegni imprenditoriali che sono stati messi su carta, molti dei quali vicini proprio a quella Green Economy che, in questi ultimi mesi sta prendendo sempre più piede in Italia, basti pensare all'idea di impresa riguardante la rigenerazione di cartucce di inchiostro per stampanti ormai in disuso, tanto per citarne una. Ricordo i tanti giovani provenienti dalla provincia, dalla terra dei picentini ma anche da Cava dè Tirreni e la vicina Salerno, ricordo le pagine dei giornali con oltre 80 articoli che elogiavano l'iniziativa del Comune, ricordo con piacere i workshop sull'autoimprenditorialità. Un progetto davvero lungimirante quello del Comune di Pontecagnano Faiano che ora studia per creare un vero e proprio sportello di sviluppo targato Invitalia, le premesse per continuare sul filone di Intraprendere ci sono tutte e Pontecagnano Faiano sa di poter giocare ancora una volta un ruolo importante essendo, un grande centro di antiche tradizioni industriali, collegato alla Piana del Sele e al capoluogo Salerno, un centro che però dovrà essere in grado di sapere per l'appunto intraprendere un percorso nuovo e trasversale intriso di quelle vocazioni turistica e agricola, vere croci e delizie dell'economia picentina e che dovrà spogliarsi una volta per tutte del nome di città di passaggio.

Giovanni Sorgente
giannisorgente@tiscali.it

giovedì 9 agosto 2012

La novità del blog "L'angolo di Gianni"

Sono lieto di presentarvi una nuova sezione del blog, intitolata "L'angolo di Gianni". Si tratta di una rubrica che verrà trattata dal giornalista dottor Giovanni Sorgente, che ha collaborato con me durante il progetto "Intraprendere" a Pontecagnano Faiano. Nell'ambito della rubrica il dottor Sorgente analizzerà politiche giovanili, evoluzioni e sviluppi del mercato del lavoro e una serie di argomentazioni legate al mondo "Giovane". Buona lettura e buon lavoro a Gianni Sorgente.

"ACCORDI TERRITORIALI DI GENERE"

La Regione Campania intende promuovere un sistema territoriale integrato di interventi e misure che favoriscano la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro e alleggeriscano i carichi familiari per sostenere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Si prevede la sperimentazione di Accordi Territoriali di Genere, intesi come uno strumento innovativo per la programmazione di servizi e interventi miranti alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. In particolare l’Avviso pubblico prevede la presentazione di “Programmi di Intervento per l’Accordo Territoriale di Genere” da parte di reti territoriali al fine di attivare servizi e interventi sperimentali per conciliare tempi di vita e di lavoro.

Soggetti ammessi a partecipare
Potranno partecipare al presente avviso reti territoriali composte dai seguenti soggetti:
  • Enti locali e loro associazioni, nelle forme previste dal Testo Unico degli EE.LL e ss.mm.ii ;
  • Associazioni datoriali e sindacali più rappresentative sul piano nazionale
  • Aziende Sanitarie
  • Soggetti del terzo settore
  • Consorzi delle Aree di Sviluppo Industriale, di cui alla l.r. 16/1998 e ss.mm.ii.
  • Altri Servizi pubblici territoriali
  • Altri soggetti pubblici o privati interessati
L’istanza di partecipazione dovrà essere presentata da uno dei suddetti soggetti componenti la partnership, individuato quale capofila. Nelle reti territoriali devono essere rappresentati almeno 5 soggetti tra le diverse tipologie sopra descritte. Nella selezione delle istanze, è data prevalenza alle reti territoriali che includono al loro interno almeno un Ambito Territoriale di cui alla legge regionale 11/2007, e, pertanto, si riserva a tali partnership il 40% delle risorse poste alla base dell’Avviso.

Articolazione degli interventi
Gli Accordi Territoriali di Genere sono intesi come uno strumento innovativo per la creazione di servizi che favoriscano la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Gli Accordi Territoriali di Genere dovranno contenere una definizione della strategia complessiva delle politiche territoriali di conciliazione e dovranno essere articolati in una pluralità di progetti sperimentali.

La procedura è articolata in due fasi:
FASE 1 - Individuazione delle reti territoriali per la gestione degli Accordi Territoriali di Genere. In questa fase saranno selezionati “Programmi di Intervento per l’Accordo Territoriale di Genere”, articolati in una pluralità di progetti/interventi sperimentali in materia di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro
FASE 2 - Formalizzazione degli Accordi Territoriali di Genere, progettazione esecutiva e realizzazione dei progetti/interventi sperimentali previsti negli Programmi di Intervento selezionati nella Fase 1. In questa fase le partnership selezionate saranno accompagnate dalle strutture regionali competenti nella realizzazione dei progetti esecutivi e nella gestione delle relative procedure.

Risorse finanziarie
Le risorse finanziarie da destinare al presente Avviso pubblico ammontano a complessivi €. 7.000.000,00 a valere sul Programma Operativo FSE 2007 – 2013; - Asse II - Obiettivo Specifico f) “Migliorare l’accesso delle donne all’occupazione e ridurre le disparità di genere” Obiettivo Operativo f2) “Promuovere azioni di supporto, studi, analisi nonché la predisposizione e sperimentazione di modelli che migliorino la condizione femminile nel mercato del lavoro”. Per ciascun progetto presentato il finanziamento a sostegno delle attività è pari a un massimo di € 200.000,00.

Destinatari
I progetti e gli interventi sperimentali presenti nel “Programma di Interventi per l’Accordo Territoriale di Genere”, saranno rivolti a occupati, sia dipendenti che lavoratori autonomi, con priorità alle donne. Sarà, inoltre, data priorità a soggetti svantaggiati, con particolari esigenze di conciliazione (a titolo di esempio disabili, madri nubili, donne in difficoltà).

FONDO MICROCREDITO CAMPANIA: FINANZIAMENTI FINO A 25.000 EURO.


Sono state pubblicate le direttive di attuazione del Fondo Microcredito FSE. L’iniziativa per il microcredito della Regione Campania permette di ottenere micro prestiti fino a 25.000 euro per creare nuove imprese ed offrire un supporto economico a lavoratori ed imprenditori tali e aspiranti che versano in situazione di svantaggio o difficoltà di accesso al credito.

Quattro le linee di intervento  i cui destinatari che possono fruire delle risorse sia in forma singola che societaria:

1. spin-off da ricerca
Possono beneficiare i titolari di assegni di ricerca, borse di studio post-laurea e post-dottorato, borse di studio universitarie, allievi di corsi di specializzazione e di dottorato, laureati specializzati, dottori di ricerca, soggetti impegnati in contesti di ricerca industriali;

2. autoimprenditorialità, autoimpiego, emersione e nuova imprenditorialità giovanile e femminile. Misura destinata agli under 35 e donne;

3. consolidamento del sistema d’incentivi rivolto a segmenti deboli del mercato del lavoro. Pensata per lavoratori in cassa integrazione e lavoratori in mobilità;

4. interventi di inclusione sociale rivolti al terzo settore e ai lavoratori svantaggiati. L’accesso è riservato alle imprese del terzo settore, lavoratori svantaggiati, disabili, immigrati, soggetti con difficoltà di accesso al credito.

Il Fondo Microcredito FSE Campania, gestito operativamente da Sviluppo Campania spa, è destinato alle imprese in costituzione o già costituite purchè da non oltre 5 anni dalla presentazione dell’istanza.
Le attività finanziabili possono rientrare esclusivamente nei seguenti settori:

·         servizi al turismo (ad esempio ristorazione, alloggio, servizi in genere);

·         tutela dell’ambiente;

·         servizi sociali alle persone;

·         servizi culturali;

·         ICT (servizi multimediali, informazione e comunicazione);

·         risparmio energetico ed energie rinnovabili;

·         manifatturiero;

·         artigianato e valorizzazione di prodotti tipici locali;

·         attività professionali in genere;

· commercio di prossimità (attività commerciali localizzate in aree urbane, rurali e montane al fine di favorire la rivitalizzazione, riqualificazione, attrattività, vivibilità e sicurezza di tali aree, nonchè evitare lo spopolamento di piccoli comuni).

I finanziamenti vengono concessi nella forma di mutui quinquennali senza garanzia di ammontare minimo di 5.000 euro, massimo 25.000 euro al tasso dello 0%I beneficiari sono obbligati a mantenere la sede operativa dell’impresa in Campania e svolgere l’attività imprenditoriale fino alla completa restituzione del finanziamento.

Le istanze devono essere presentate a Sviluppo Campania spa esclusivamente in forma telematica. Prima di proporre domanda occorre attendere la pubblicazione di appositi avvisi pubblici per la selezione dei progetti da ammettere al finanziamento del Fondo Microcredito FSE.


giovedì 2 agosto 2012

ALL'HOTEL GEA- LITORANEA MAGAZENEA UN CONFRONTO SU OPPORTUNITA' DI SVILUPPO & GREEN ECONOMY


Si terrà venerdì 3 agosto 2012 alle h 19,00 presso l’Hotel Gea*** in Litoranea Magazzeno di Pontecagnano Faiano (SA) l’incontro di sensibilizzazione territoriale denominato “Il progetto Life+ & la Green Economy” rientrante nell’ambito dell’attività di consapevolezza pubblica e disseminazione del progetto Life+ SUN EAGLE che sta riscuotendo interesse e consenso da parte di Enti, Istituti Scolastici, Associazioni, ecc. su tutto il territorio meridionale.


Il saluto e l’introduzione ai lavori è a cura dei Presidenti delle Associazioni “Costa Picentina” Ciro De Sio e dell’Associazione “Il Ponte per il Futuro” Antonio Mastellone, seguirà l’intervento del Dott. Vincenzo Quagliano Amministratore della QS & Partners e Consulente A.N.C.I. CAMPANIA, sull’importanza del Progetto Sun Eagle e sul forte valore aggiunto del progetto Life+; toccherà poi al Presidente dell’Associazione Avalon, Michele d’Elia, che tratterà delle opportunità derivanti dalle azioni dell’Unione Europea per lo sviluppo sostenibile del Settore Primario; a seguire il il fondamentale intervento del Gruppo di sensibilizzazione Ambientale “EMERA”, che è costola Green di Avalon, che si occuperà di argomentare circa le opportunità derivanti dalle fonti energetiche alternative per lo sviluppo sostenibile del territorio e della costa; altro contributo verrà proposto dall’intervento del Prof. Antonio Ansalone, libero docente, nonché ideatore e coordinatore del gruppo di studio economico ”Econolavoro”, che in qualità anche di membro delle Guardie Ambientali d’Italia, sezione di Salerno, approfondirà le possibilità occupazionali della Green Economy come ambito di sviluppo dei territori e di incremento del lavoro. A chiudere l’intervento tecnico dell’Ing. Giuseppe Fortunato che illustrerà il funzionamento ed i pro ed i contro di un impianto fotovoltaico, a seguire saranno presentate alcune testimonianze di professionisti del settore delle energie rinnovabili. Il progetto “Endorsement Action for Governance of Local Environment” (E.A.G.L.E.) dell’Unione Europea, le tematiche da esso trattate, la rete di partner e i territori coinvolti saranno presentati da Vincenzo Quagliano, amministratore della QS & Partners di Salerno e consulente ANCI Campania per le azioni di supporto tecnico alle politiche energetiche ed ambientali. La struttura capofila del progetto E.A.G.L.E. finanziato dall’U.E. è la Seconda Università di Napoli alla cui attuazione collaborano l’ANCI Campania, il Laboratorio CRAET, la Provincia di Salerno, 17 comunità montane ubicate nelle Regioni Campania, Basilicata, Molise e Puglia, 2 Unioni di Comuni e 161 Comuni.