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mercoledì 23 marzo 2016

Agevolazioni MiSE per le Imprese

Scarica QUI il documento del "Ministero dello Sviluppo Economico" riguardanti le Agevolazioni MiSE per le Imprese.


lunedì 21 marzo 2016

Smart City, 65 mln in progetti innovativi pubblico-privati

Lanciato il primo programma di intervento del Ministero dello Sviluppo Economico per le Città Intelligenti.

Il Ministero dello Sviluppo Economico, con un conunicato sul propiro sito istituzionale, rendo noto che il ministro Federica Guidi ha firmato l'Atto di Indirizzo in materia di Smart City grazie al quale viene lanciato il primo programma di intervento del Ministero dello Sviluppo Economico per le Città Intelligenti, con una dotazione iniziale di 65 milioni.

Il programma mira a rafforzare la dotazione infrastrutturale delle Città, attraverso Smart Grid interconnesse con le infrastrutture di Banda Larga, e a potenziare la capacità dell’industria di rispondere ai fabbisogni di servizi innovativi espressi dalle Smart City, grazie a quartieri-pilota in cui verranno sperimentate soluzioni non ancora presenti sul mercato.

Per raggiungere questi obiettivi, il Mise ha deciso di puntare su progetti pubblico-privati ben identificati e misurabili, sia nelle risorse occorrenti che nella loro sostenibilità, grazie anche ad un confronto continuo con le Città e con gli stakeholder privati, dedicando iniziali 65 milioni di euro all’attivazione di due specifiche misure: la prima, finalizzata alla promozione di infrastrutture e servizi energetici efficienti e connessi nelle aree urbane; l’altra all’attivazione di appalti pre-commerciali di grandi dimensioni in risposta ai fabbisogni più innovativi espressi dalle amministrazioni.

Il programma prenderà avvio dalle aree metropolitane, grazie alla stretta collaborazione avviata in queste settimane con il Coordinatore ANCI delle Città Metropolitane, Dario Nardella.

Nei prossimi giorni, il Ministero avvierà una consultazione con gli operatori privati nei settori IT, Energia e TLC, finalizzata alla realizzazione condivisa delle Linee Guida per i progetti.

Fonte Ministero Sviluppo Economico comunicato del 10 marzo 2016

venerdì 18 marzo 2016

Scuola Dafor - San Severino di Centola - SA




Smart City, 65 mln in progetti innovativi pubblico-privati

Lanciato il primo programma di intervento del Ministero dello Sviluppo Economico per le Città Intelligenti.

Il Ministero dello Sviluppo Economico, con un conunicato sul propiro sito istituzionale, rendo noto che il ministro Federica Guidi ha firmato l'Atto di Indirizzo in materia di Smart City grazie al quale viene lanciato il primo programma di intervento del Ministero dello Sviluppo Economico per le Città Intelligenti, con una dotazione iniziale di 65 milioni.

Il programma mira a rafforzare la dotazione infrastrutturale delle Città, attraverso Smart Grid interconnesse con le infrastrutture di Banda Larga, e a potenziare la capacità dell’industria di rispondere ai fabbisogni di servizi innovativi espressi dalle Smart City, grazie a quartieri-pilota in cui verranno sperimentate soluzioni non ancora presenti sul mercato.

Per raggiungere questi obiettivi, il Mise ha deciso di puntare su progetti pubblico-privati ben identificati e misurabili, sia nelle risorse occorrenti che nella loro sostenibilità, grazie anche ad un confronto continuo con le Città e con gli stakeholder privati, dedicando iniziali 65 milioni di euro all’attivazione di due specifiche misure: la prima, finalizzata alla promozione di infrastrutture e servizi energetici efficienti e connessi nelle aree urbane; l’altra all’attivazione di appalti pre-commerciali di grandi dimensioni in risposta ai fabbisogni più innovativi espressi dalle amministrazioni.

Il programma prenderà avvio dalle aree metropolitane, grazie alla stretta collaborazione avviata in queste settimane con il Coordinatore ANCI delle Città Metropolitane, Dario Nardella.
Nei prossimi giorni, il Ministero avvierà una consultazione con gli operatori privati nei settori IT, Energia e TLC, finalizzata alla realizzazione condivisa delle Linee Guida per i progetti.

Fonte Ministero Sviluppo Economico comunicato del 10 marzo 2016

Associazionismo sociale: le linee guida per la richiesta dei contributi

La data ultima di spedizione delle domande e dei documenti è il 31 marzo 2016 (fa fede il timbro postale).



Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese – ha emanato le Linee guida del 7 marzo 2016 che disciplinano il procedimento per la richiesta dei contributi,per l'annualità 2016,  previsti dalla legge n. 438 del 15 dicembre 1998 e dall'art. 1, comma 2, della legge n. 476 del 19 novembre 1987.
La data ultima di spedizione delle domande e della documentazione è il 31 marzo 2016 (fa fede il timbro postale).

Linee guida del 7 marzo 2016 - Procedimento per la richiesta dei contributi previsti dalla legge n. 438 del 15 dicembre 1998 e dall'art. 1, comma 2, della legge n. 476 del 19 novembre 1987 per l'anno 2016

•  Allegato 2A e 2 B modelli rendiconto relazione illustrativa 


Fonte Ministero del Lavoro comunicato del 8 marzo 2016

martedì 15 marzo 2016

Guida all’Equity Crowdfunding - www.pmi.it

Equity Crowdfunding, quali opportunità offre alle start-up e come sfruttarle al meglio: campagna, documentazione, strategie di comunicazione, investimento in cordata, SFP e regolamento CONSOB.

Il Crowdfunding è un sistema di finanziamento di tipo collaborativo che permette di sostenere persone e imprese start-up mediante sovvenzioni private per mezzo di siti Internet (piattaforme o portali), ricevendo talvolta in cambio una ricompensa. Si parla di Equity Crowdfunding quando, tramite l’investimento online, si acquista un vero e proprio titolo di partecipazione in una società, ovvero quando la ricompensa è rappresentata dal complesso di diritti patrimoniali e amministrativi che ne derivano. L’Italia è il primo tra i Paese europei ad essersi dotato di una normativa che disciplina l’Equity Crowdfunding.

Perché funzioni, l’Equity Crowdfunding ha però bisogno di alcuni ingredienti fondamentali, a partire dall’utilizzo degli strumenti giusti e delle giuste competenze professionali, capaci di risolvere le esigenze finanziarie delle start-up early stage, come spiega Matteo Masserdotti, Ceo e fondatore di Tip Ventures, piattaforma di settore. A oggi, in Italia, con l’Equity Crowdfunding sono stati raccolti oltre tre milioni di euro, con ticket medio inferiore a 10mila euro. Con il nuovo regolamento CONSOB, inoltre, sarà presto possibile attirare anche investimenti dall’estero.


Fasi della campagna
Nella fase pre-campagna gli aspetti fondamentali da considerare sono volti alla lead generation, alla creazione di contenuti, il contatto con PR e giornali, la creazione di database per newsletter, la creazione della community, l’organizzazione di eventi di lancio. Durante la campagna i follower della nostra community dovranno essere convertiti in investitori diffondendo la comunicazione sui social network, inviando DEM, organizzando investor day. Finita la campagna è cruciale consolidare il rapporto con la nostra community.

Documentazione
Tutta la documentazione e le informazioni relative all’azienda devono essere trasparenti: business plan, executive summary, perizie, brevetti, riconoscimenti, eventuali precedenti valutazioni provenienti da due diligence, la delibera di aumento di capitale e così via.
Comunicazione
Tra i canali di comunicazione da sfruttare ci sono sicuramente i social network come Linkedin, AngelList e Twitter, ma non sono da trascurare neanche i canali tradizionali del mondo digitale quali email, sito web e blog. Una campagna di comunicazione digitaledeve passare necessariamente per la newsletter, in modo costante e scientifico, dalla creazione del form di submission, alla profilatura dei contatti e l’invio di email. Utile poi riuscire a far parlare di noi gli influencer, cioè persone, spesso giornalisti, influenti nel settore di riferimento. Altri utili strumenti sono anche lo storytelling e la creazione di un video, per raccontare la propria azienda e la propria idea in modo efficace e coinvolgente, ma anche avere un sito web, un blog ed una landing page dedicata a comunicare un messaggio particolare, come quello del lancio della campagna, racchiudendo elementi fondamentali come form per newsletter e bottoni di condivisione sui social network.

Investimento in cordata
Tip Ventures sta strutturando e promuovendo l’utilizzo della syndacation (investimento in cordata) che tra i vantaggi presenta:
  • la possibilità per gli investitori che partecipano tramite equity crowdfunding di seguire un lead investor, tipicamente un investitore qualificato (piccola holding di partecipazioni o super-angel) che si fa promotore dell’iniziativa e investe più degli altri;
  • gli investitori restano titolari del proprio investimento (a differenza di costituire un SPV (Special Purpose Vehicle, ovvero una società veicolo) e possono uscire dal syndicate quando lo ritengono opportuno;
  • il lead investor si fa carico della gestione dell’investimento (partecipare ad assemblee, Consigli di amministrazione, e quant’altro) a nome di tutti i partecipanti del syndicate, ed esponendo le esigenze della minoranza;
  • il lead investor riceve nessuna commissione per la gestione della società, ma realizzerà un carry (ovvero la percentuale che il syndicate trattiene sul ritorno dell’investimento, solitamente il 20%) in caso di liquidity event (ovvero quando si manifesta un evento che permette di liquidare la propria partecipazione, tipicamente la cessione o la quotazione in Borsa);
  • la start-up dialoga con un solo interlocutore, accelerando cosi la vita della società.
Strumenti Finanziari Partecipativi
Gli Strumenti Finanziari Partecipativi (SFP), ancora sconosciuti ai professionisti (commercialisti, avvocati, notai) ai quali spesso gli imprenditori si rivolgono, rappresentano per le startup un nuovo ed efficiente strumento finanziario per la raccolta di capitali. Gli SFP consentono alle startup di
  • raccogliere capitali senza dover deliberare un aumento di capitale, con evidente risparmio di tempo e costi;
  • non dover dare una valutazione alla società che si trova in una fase early stage e non ha valori attendibili, evitando di incorrere in errori che porterebbero a interminabili negoziazioni non indicate vista la necessità di velocità della startup;
  • possono essere ceduti anche a fronte di prestazioni d’opera per work for equity o piani di stock option.
Agli investitori early stage, tipicamente business angel, che sono quelli che più di tutti rischiano la perdita del capitale investito, questo strumento consente di non diventare subito socio di una società che potenzialmente (nel 40% dei casi al primo anno e nel 60% dei casi al secondo anno) fallirà se non è capace di reperire ulteriori capitali (solitamente da venture capital). Gli SFP consentono inoltre:
  • di entrare in un deal, senza aver bisogno di strutturare costosi term-sheet che verranno comunque negoziati dai venture capital nel round successivo e dei quali beneficeranno automaticamente anche i sottoscrittori precedenti, convertendo la propria opzione nella stessa categoria di quota/azione:
  • di accedere a uno sconto importante (20-30%) sulla valutazione del futuro aumento di capitale nel quale probabilmente entreranno i venture capital, convertendo la propria opzione nella stessa categoria di quota/azione.
Regolamento
Il regolamento CONSOB prevede l’allargamento degli investitori che possono sottoscrivere il 5% anche agli investitori qualificati, a patto che soddisfino due dei seguenti requisiti:
  • il cliente ha effettuato operazioni di dimensioni significative sul mercato in questione con una frequenza media di 10 operazioni al trimestre nei quattro trimestri precedenti;
  • il valore del portafoglio di strumenti finanziari del cliente, inclusi i depositi in contante, deve superare 500mila euro; c) il cliente lavora o ha lavorato nel settore finanziario per almeno un anno in una posizione professionale che presupponga la conoscenza delle operazioni o dei servizi previsti.

giovedì 10 marzo 2016

ISMEA: pubblicato il bando per il subentro e sviluppo dell’imprenditoria giovanile in agricoltura. - www.campaniaeuropa.it

E’ stato pubblicato il decreto 18 gennaio 2016 reso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze definisce misure a favore dell’autoimprenditorialità e del ricambio generazionale in agricoltura. La gestione della misura è affidata a ISMEA alla quale è demandato il compito di definire i criteri, le modalità di presentazione delle domande, le procedure di concessione e di liquidazione ed i limiti degli interventi.
Autoimprenditorialità in agricoltura
Possono accedere alle agevolazioni le micro, piccole e medie imprese, aventi sede operativa nel territorio nazionale, che presentino progetti per lo sviluppo ed il consolidamento nei settori della produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, attive da almeno 2 anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione e che:
  • esercitino esclusivamente attività agricola;
  • siano amministrate e condotte da un giovane di età compresa tra i 18 ed i 40 anni in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto;
  • nel caso di società, che siano composte per oltre la metà numerica dei soci e delle quote di partecipazione, ed amministrate da giovani di età compresa tra i 18 ed i 40 anni in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto;
Subentro in aziende agricole
Possono altresì accedere alle agevolazioni le micro, piccole e medie imprese, in qualsiasi forma costituite, aventi sede operativa sul territorio nazionale, che subentrino nella conduzione di un’intera azienda agricola esercitante esclusivamente l’attività agricola da almeno 2 anni, e che presentino progetti per lo sviluppo ed il consolidamento nei settori della produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
Le imprese subentranti devono possedere, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, i seguenti requisiti:

  • essere costituite da non oltre 6 mesi;
  • esercitare esclusivamente attività agricola;
  • essere amministrate e condotte da un giovane di età compresa tra i 18 ed i 40 anni in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto;
  • nel caso di società, che siano composte per oltre la metà numerica dei soci e delle quote di partecipazione, ed amministrate da giovani di età compresa tra i 18 ed i 40 anni in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto;
Le imprese richiedenti devono essere già subentrate, anche a titolo successorio, da non oltre 6 mesi alla data di presentazione della domanda, nella conduzione dell’intera azienda agricola, ovvero subentrare entro 3 messi dalla data di delibera di ammissione alle agevolazioni.
Natura ed ammontare delle agevolazioni. Spese ammissibili
Per la realizzazione dei progetti di investimento è prevista la concessione di mutui agevolati, con tasso pari a zero, assistiti da garanzie reali della durata minima di 5 anni e massima di 10 anni, a copertura del 75% delle seguenti spese ammissibili, comunque di importo non superiore ad € 1.500.000, i.v.a. esclusa:
  • studio di fattibilità;
  • opere agronomiche e di miglioramento fondiario;
  • opere edilizie per la costruzione ed il miglioramento di immobili;
  • oneri per il rilascio della concessione edilizia;
  • allacciamenti, impianti, macchinari ed attrezzature;
  • servizi di progettazione;
  • beni pluriennali.
Termini e modalità di presentazione delle domande
Sarà compito di ISMEA, soggetto gestore ed attuazione della misura, definire i criteri, le modalità di presentazione delle domande, le procedure di concessione e di liquidazione ed i limiti degli interventi.
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