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lunedì 30 ottobre 2017

Avviso Giovani Professionisti: Elenco delle domande pervenute nei termini

In allegato il decreto relativo all'approvazione dell'elenco delle domande pervenute entro i termini previsti, con specifica indicazione “con priorità” e “senza priorità”. Nell'elenco tu sei al n. 221.



La concessione delle agevolazioni a chi ne avrà titolo, sarà oggetto di successivi provvedimenti ed è subordinata all’espletamento delle istruttorie ed alle prescrizioni previste dall'avviso pubblico.

Allegati:

domenica 22 ottobre 2017

Terzo settore, finanziamenti agevolati: domande dal 7 novembre

E' prevista per il prossimo 7 novembre l’apertura dello sportello per l’accesso alle agevolazioni del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese operanti nel settore dell’economia sociale. Le risorse disponibili ammontano complessivamente a 223.3 milioni di euro, a valere sulla dotazione del Fondo per la Crescita Sostenibile.

Si tratta di un’iniziativa tesa a favorire sia la nascita che lo sviluppo delle imprese operanti, in tutto il territorio nazionale, nell’economia sociale di qualsiasi settore, in particolare: imprese sociali di cui decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 155; cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381 ed i relativi consorzi; società cooperative aventi qualifica di Onlus.


Spese ammissibili
Sono ammessi i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili superiori a 200.000 euroed inferiori a 10.000.000, per l’acquisto di beni e servizi rientrati nelle seguenti categorie: suolo aziendale e sue sistemazioni; fabbricati, opere edili / murarie, comprese le ristrutturazioni; macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica; programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa; brevetti, licenze e marchi; formazione specialistica dei soci e dei dipendenti dell’impresa beneficiaria, funzionali alla realizzazione del progetto; consulenze specialistiche, quali studi di fattibilità economico-finanziaria, progettazione e direzione lavori, studi di valutazione di impatto ambientale; oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge; spese per l’ottenimento di certificazioni ambientali o di qualità; spese generali inerenti allo svolgimento dell’attività d’impresa.


Agevolazioni
Gli interventi saranno sostenuti attraverso l’erogazione cumulativa di un finanziamento a tasso agevolato (0,50%, rimborsabile in 15 anni), per la cui fruizione non è escluso venga richiesto al beneficiario di prestare idonee garanzie reali o personali; eventuale contributo a fondo perduto pari al 5% delle spese ammissibile per i programmi d’investimento che prevedono spese non superiori a 3milioni di euro; finanziamento bancario, a tasso di mercato rimborsabile in 15 anni, erogato da una delle banche aderenti alla convenzione sottoscritta da Mise, Cassa Depositi e Prestiti e Abi il 28 luglio 2017.

Il totale degli importi erogati coprirà solo l’80 per cento delle spese ammissibili. Il beneficiario deve assicurare un apporto di risorse proprie pari al residuo 20 per cento delle spese ammissibili previste nel piano d’investimento.


Scadenze
Lo sportello per la trasmissione telematica delle domande sarà aperto a partire dalle ore 10 del giorno 7 novembre 2017.



SCARICA IL DECRETO

sabato 21 ottobre 2017

“INCLUSIONE SOCIALE ATTRAVERSO LO SPORT”

L'avviso ha per oggetto la "selezione di progetti volti all’inclusione sociale attraverso lo sport".

Possono presentare domanda di contributo per il finanziamento delle iniziative progettuali le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) e le Società Sportive Dilettantistiche (SSD) singole o associate in ATS da costituirsi (in caso di concessione del contributo) con Organizzazioni di Volontariato (L. 266/91), Associazioni di Promozione Sociale (L. 383/00), Cooperative Sociali (L. 381/91).

Le azioni dovranno avere come destinatari soggetti che si trovano in condizioni di disagio economico e sociale. 

Le candidature delle ASD e delle SSD singole o associate in ATS con organizzazioni del terzo settore dovranno pervenire attraverso PEC all’indirizzo progettisport@pec.governo.it, entro le ore 12 del 31 ottobre 2017.

Allegati:

- Avviso Pubblico





mercoledì 18 ottobre 2017

AGRICOLTURA CAMPANIA: BANDO “PROGETTO INTEGRATO GIOVANI”

Aperto il bando “Progetto Integrato Giovani” che vede lo stanziamento di 140 milioni per il rinnovamento dell'agricoltura in Campania.



L’obiettivo è di favorire l'ingresso di giovani neo-imprenditori, creando le condizioni per garantire la redditività delle aziende al primo insediamento e la permanenza nel comparto.

Il progetto è riservato a soggetti di età non superiore ai 40 anni.



Domande entro il 18 febbraio 2018.

giovedì 12 ottobre 2017

Promozione e valorizzazione delle iniziative culturali in Campania anno 2017

Con Decreto Dirigenziale n. 187 del 2 ottobre 2017 sono stati approvati i criteri di assegnazione di contributi per la promozione delle iniziative culturali tramite la a.C.ODE_LRn. 7 del 14 marzo 2003 "Disciplina organica degli interventi regionali di promozione culturale".


Possono fare richiesta di contributo gli Enti e le Associazioni iscritti nell'Albo della Cultura (Art. 6 della L.R. 7/2003), gli Istituti di Alta cultura – iscritti nella sezione speciale dell'albo (ex Art. 7) e le Associazioni, le Fondazioni e gli Enti di Cultura non iscritti negli albi regionali (ai sensi dell'Art. 11).
Le domande devono pervenire entro e non oltre il 25 ottobre 2017 e devono riguardare le attività svolte o da svolgere dall'1 gennaio al 31 dicembre 2017.


lunedì 9 ottobre 2017

Made in Italy, 26 Milioni di voucher a sostegno delle strategie di internazionalizzazione

Beneficio esteso anche alle PMI sotto forma di società di persone, presentazione domande on line a partire dal 21 novembre 2017.


Nell’ambito del rifinanziamento al Piano di Promozione straordinaria per il Made in Italy, il Ministero dello Sviluppo Economico ha reso noto sul suo sito istituzionale, che verranno stanziati 26 milioni di euro a sostegno delle PMI con l’obiettivo di aumentare la conoscenza e le capacità manageriali di queste ultime nello scenario internazionale (anche tramite l’ausilio di temporary export manager).

Le imprese potranno beneficiare a seconda delle loro esigenze di contributi a fondo perduto.
Il Decreto del 17/7/2017 estende il finanziamento anche alle PMI sotto forma di società di persone, prevede voucher anche per quelle che intendono beneficiare dell’aiuto di un temporary export manager per un anno e avvia una nuova selezione delle società accreditate a fruire i servizi di accompagnamento nei processi di internazionalizzazione.

Presentazione domande:
  • per essere accreditati nell’elenco delle società di temporary export manager la domande dovranno essere presentate a partire dalle ore 10:00 del giorno 16 ottobre 2017 e fino alle ore 16:00 del giorno 31 ottobre 2017;
  • per le PMI che intendono richiedere l’accesso al voucher potranno iniziare la compilazione della domanda on line a partire dal 21 novembre 2017.
Per i dettagli si riporta di seguito il link:


Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico, comunicato del 18 settembre 2017

venerdì 6 ottobre 2017

Socrates: Formazione per il lavoro


Socrates

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  • Guida ambientale ed escursionistica
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martedì 3 ottobre 2017

Valorizzazione Piccoli Comuni: via libera alla Legge

Con 205 voti a favore, nessun contrario e 2 astenuti il Senato ha approvato il ddl n. 2541 sulle misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni.

Con 205 voti a favore, nessun contrario e 2 astenuti il Senato ha approvato il ddl n. 2541 sulle misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni.


Il provvedimento, già approvato dalla Camera dei deputati, è legge.

QUANTI COMUNI SONO INTERESSATI

Misure per il sostegno e la valorizzazione dei Piccoli Comuni, disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei loro centri storici: un provvedimento che riguarda 5.567 realtà, tanti sono i Piccoli Comuni italiani.

Si tratta del 70% dei 7.998 Comuni italiani dove vivono oltre 10 milioni di cittadini, il 16,59% della popolazione italiana, rappresentando anche oltre il 50% del territorio nazionale. Uno scrigno che racchiude qualità artistiche, naturali e anche enogastronomiche, visto che nei Piccoli Comuni vengono prodotti il 93% delle Dop e delle Igp, con il 79% dei vini più pregiati. 

COSA PREVEDE LA LEGGE

Contrasto all’abbandono e sostegno alla diffusione dei quotidiani; tutela dei beni artistici e culturali e mercati agricoli per la vendita diretta dei prodotti a ‘filiera corta’ o ‘chilometro utile’; sviluppo della rete in banda ultra larga e un Fondo (dalla dotazione piuttosto esigua) per lo sviluppo strutturale, economico e sociale: questi alcuni dei temi del ddl. Oggi si conclude un iter lunghissimo, lungo quattro legislature inclusa l’attuale. Il ‘viaggio’ della legge sui Piccoli Comuni inizia il 3 luglio 2001, quando Ermete Realacci, oggi presidente della commissione Ambiente della Camera, presenta come primo firmatario il disegno di legge ‘Misure a sostegno delle attività economiche, agricole, commerciali e artigianali e per la valorizzazione del patrimonio naturale e storico-culturale dei Comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti’. Dopo vari passaggi parlamentari, che vedono altri due voti favorevoli alla Camera tra legislature terminate prima che il testo potesse diventare legge e per questo riproposto, finalmente il ddl è giunto al Senato ed è stato approvato.

Ecco, in estrema sintesi, il contenuto del ddl Piccoli Comuni

L’articolo 1 enuclea le finalità del ddl, che riguarda i Comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti, provvedendo alla definizione di ‘Piccolo Comune’.

L’articolo 2 reca disposizioni in materia di attività e servizi.

L’articolo 3 istituisce un Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli Comuni, per il finanziamento di investimenti per una serie di finalità. Il Fondo ha una dotazione di 10 milioni per il 2017 e di 15 milioni per ciascuno degli anni dal 2018 al 2023.

L’articolo 4 concerne il recupero e la riqualificazione dei centri storici e la promozione di alberghi diffusi mediante interventi integrati pubblici e privati.

L’articolo 5 prevede l’adozione di misure volte all’acquisizione e alla riqualificazione di immobili al fine di contrastare l’abbandono di terreni e di edifici in stato di abbandono o di degrado.

L’articolo 6 consente la stipula di intese per l’acquisizione di case cantoniere e la realizzazione di circuiti e itinerari turistico-culturali.

L’articolo 7 prevede la possibilità di stipulare convenzioni con diocesi della Chiesa cattolica e con altre confessioni religiose per la salvaguardia e il recupero dei beni culturali, storici, artistici e librari degli enti ecclesiastici o degli enti delle confessioni religiose civilmente riconosciuti.

L’articolo 8 detta norme per lo sviluppo della rete in banda ultra larga.

L’articolo 9 del ddl sui Piccoli Comuni contiene disposizioni relative ai servizi postali e all’effettuazione di pagamenti.

L’articolo 10 concerne l’adozione di iniziative volte a garantire la distribuzione dei quotidiani anche nei piccoli Comuni.

Ai sensi dell’articolo 11, i piccoli Comuni potranno promuovere il consumo e la commercializzazione dei prodotti agroalimentari provenienti da filiera corta o a chilometro utile.

Secondo quanto previsto dall’articolo 12, essi destineranno specifiche aree per la realizzazione dei mercati agricoli per la vendita diretta.

L’articolo 13 reca disposizioni in materia di attuazione delle politiche di sviluppo, tutela e promozione delle aree rurali e montane, mentre l’articolo 14 concerne la programmazione di iniziative finalizzate alla promozione cinematografica in favore dei piccoli Comuni.

L’articolo 15 prevede la predisposizione di un Piano per l’istruzione destinato alle aree rurali e montane.

L’articolo 16 contiene la clausola di invarianza finanziaria, mentre l’articolo 17 dispone che nei confronti delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome di Trento e di Bolzano le disposizioni del ddl trovino applicazione compatibilmente a quanto previsto dai rispettivi statuti.


“Una bella giornata per chi vuole bene all’Italia: con il varo pressoché all’unanimità del Senato possiamo finalmente brindare alla mia legge per la valorizzazione dei Piccoli Comuni. Un testo bipartisan approvato all’unanimità alla Camera lo scorso settembre, nato a partire da una mia proposta di legge cui durante l’esame a Montecitorio si è collegata quella analoga della collega Terzoni, che aiuterà l’Italia ad essere più forte e coesa, ad affrontare il futuro. Per ben tre volte, nelle passate legislature, questa legge è stata varata dalla Camera. Adesso è legge dello Stato. Un risultato raggiunto grazie ad un lavoro ampio e comune del Parlamento e al sostegno dell’Anci e di molte organizzazioni, a partire da Legambiente e Coldiretti”, commenta Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera e primo firmatario della legge sui Piccoli Comuni.

Questo testo, “di cui a Montecitorio sono stati relatori i colleghi Borghi, Iannuzzi e Misiani e di cui a Palazzo Madama è stato relatore Vaccari, è un’opportunità per tutto il Paese per un’idea di sviluppo che punta sui territori e sulle comunità, che coniuga storia, cultura e saperi tradizionali con l’innovazione, le nuove tecnologie e la green economy- dice Realacci-. L’importanza dei Piccoli Comuni, del resto, si è vista anche nel terremoto con il ruolo fondamentale per la tenuta delle comunità svolto da tanti Sindaci”.

A chi critica l’esiguità del Fondo istituito Realacci ribatte: “Il fondo lo avrei fatto anche a zero: pur se in sede di Legge di Bilancio si dovrà fare una battaglia” per ottenere più risorse a favore dei Piccoli Comuni “quello che è importante è il cambiamento nella maniera in cui si guarda al futuro dell’Italia, a questo importante e prezioso segmento del Paese”.

“I nostri 5.567 Piccoli Comuni- prosegue Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera - amministrano più della metà del territorio nazionale e in essi vivono oltre 10 milioni di italiani. Non sono un’eredità del passato, ma una straordinaria occasione per difendere la nostra identità, le nostre qualità e proiettarle nel futuro. Un’idea ambiziosa di Italia passa anche dalla giusta valorizzazione di territori, comunità e talenti”.

E’ questo “il presupposto da cui parte questa legge a lungo attesa - prosegue Realacci - che propone misure per favorire la diffusione della banda larga, una dotazione dei servizi più razionale ed efficiente, itinerari di mobilità e turismo dolce, la promozione delle produzioni agroalimentari a filiera corta. Previsti anche semplificazioni per il recupero dei centri storici in abbandono o a rischio spopolamento da riconvertire in alberghi diffusi, opere di manutenzione del territorio con priorità alla tutela dell’ambiente, la messa in sicurezza di strade e scuole, l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico e interventi in favore dei cittadini residenti e delle attività produttive insediate nei centri minori. Per le aree oggi in condizioni di maggior difficoltà è previsto uno specifico stanziamento di 100 milioni per il periodo che va dal 2017 al 2023”.


Fonte: Lente Pubblica