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martedì 29 aprile 2014

Finanziamenti alle PMI dell’agricoltura, turismo, produzioni industriali.

Il Contratto di Sviluppo può riguardare programmi di "sviluppo industriale", per la produzione di beni e servizi, ad esclusione di specifiche attività del settore siderurgico, della cantieristica navale e del tessile; programmi di sviluppo turistico, per il miglioramento dell’offerta turistica mediante il potenziamento della ricettività e dei servizi; programmi per la tutela ambientale, per il miglioramento dell’attività distributiva sul territorio. Sono incentivati gli investimenti in ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Sono concessi finanziamenti per la messa a punto di nuovi prodotti, processi, servizi nonchè l’acquisto, combinazione ed utilizzo di conoscenze tecniche, scientifiche e commerciali. Può essere prevista la realizzazione di opere infrastrutturali. Gli oneri che risulteranno necessari per la realizzazione di quest’ultime dovranno essere poste integralmente a carico di soggetti pubblici. Solo ove sia accertata la carenza, totale o parziale, di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione delle infrastrutture, la relativa copertura può essere garantita attraverso le risorse riservate ai Contratti di Sviluppo. Programma di Sviluppo Industriale Il programma di sviluppo industriale deve riguardare un’iniziativa imprenditoriale finalizzata alla produzione di beni e/o servizi, per la cui realizzazione sono necessari uno o più progetti d’investimento ed, eventualmente, progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. I progetti d’investimento del proponente devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo superiore ad € 10.000.000 ovvero € 3.000.000 se il programma riguarda esclusivamente attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Programma di Tutela Ambientale Il programma di tutela ambientale deve riguardare un’iniziativa imprenditoriale finalizzata alla salvaguardia dell’ambiente. I progetti d’investimento del proponente devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo superiore ad € 10.000.000 ovvero € 3.000.000 se il programma riguarda esclusivamente attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Programma di sviluppo di Attività Turistiche Il programma di sviluppo di attività turistiche deve riguardare un’iniziativa imprenditoriale finalizzata allo sviluppo dell’offerta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della qualità dell’offerta ricettiva, delle necessarie attività integrative, dei servizi di supporto alla fruizione del prodotto turistico ed, eventualmente, realizzare attività commerciali In considerazione della opportunità di promuovere e privilegiare l’offerta turistica dei territori è data priorità ai programmi di sviluppo di attività turistiche localizzate in un territorio univocamente determinato e riferito a comuni tra loro limitrofi ovvero a comuni appartenenti a un unico distretto turistico. I progetti d’investimento del proponente devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore ad € 5.000.000. Interventi ammissibili Le percentuali di contributo per le imprese della Regione Campania sono le seguenti: •Ad esclusione del settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, il contributo è del 50% per piccole imprese; medie imprese 40%; grandi imprese 30%; •Il contributo per i programmi di sviluppo nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli è del 50% per piccole imprese; 50% medie imprese; 30% grandi imprese. Le agevolazioni sono concesse a fronte di progetti d’investimento volti: •alla realizzazione di nuove unità produttive •all’ampliamento di unità produttive esistenti; •alla diversificazione della produzione di un’unità produttiva in nuovi prodotti aggiuntivi; •a un cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente.

mercoledì 16 aprile 2014

Contributi alle microimprese.

Il Gal “Sentieri del Buon Vivere”, Gruppo di azione locale in cui ricadono alcuni comuni della provincia di Salerno, apre due nuovi bandi a sostegno dell’agricoltura. Il primo eroga finanziamenti per incentivare la diversificazione in attività non agricole, incluse quelle sociali, al fine di integrare il reddito delle aziende che operano in zone rurali; il secondo garantisce un sostegno alle microimprese per favorire lo sviluppo imprenditoriale nel settore extragricolo. In entrambi i casi il contributo viene concesso a fondo perduto fino al 75 per cento delle spese ammissibili, con un tetto massimo di 200mila euro. Per tutti e due i bandi la scadenza è fissata al prossimo 30 aprile. Destinatari dell’avviso che punta alla diversificazione produttiva sono gli imprenditori agricoli, singoli o associati. Sono finanziabili precise tipologie di intervento: recupero, riattamento, risanamento conservativo, riqualificazione funzionale di volumetrie aziendali per attività didattiche; attività sociali (ospitalità aziendale a favore di anziani, bambini in età prescolare, diversamente abili); attività di custodia, pensione e servizi per animali domestici; attività artigianali tipiche . E ancora: investimenti per la sistemazione di superfici aziendali per agricampeggio e aree verdi attrezzate, acquisto di arredi e attrezzature funzionali alle attività da implementare. Il secondo bando si rivolge invece alle microimprese, sia già avviate che da costituire, operanti nel campo dell’artigianato artistico, tradizionale e tipico locale; della ricettività turistica extralberghiera e della piccola ristorazione; dei servizi al turismo. Per entrambi gli avvisi gli interventi devono essere realizzati nei comuni del Gal: Aquara, Auletta, Bellosguardo, Buccino, Caggiano, Campagna, Castelcivita, Castelnuovo di Conza, Colliano, Controne, Contursi Terme, Corleto Monforte, Laviano, Oliveto Citra, Ottati, Palomonte, Petina, Postiglione, Ricigliano, Romagnano al Monte, Roscigno, Salvitelle, San Gregorio Magno, Sant’Angelo a Fasanella, Santomenna, Sicignano degli Alburni, Valva.

sabato 12 aprile 2014

Fondi U.E.: i professionisti come gli imprenditori

Dall’Europa arriva il Piano d'azione per le libere professioni, che ha l'effetto immediato di aprire l'accesso ai fondi Ue alla categoria, finora esclusa in particolar modo in Italia. L'equiparazione all'imprenditorialità dei liberi professionisti - che acquisiscono pari diritti in materia di strumenti di sostegno Ue - è infatti la chiave di volta del nuovo sistema messo in piedi dalla Commissione europea. Un'operazione, questa, giudicata «estremamente importante» dalle diverse associazioni, in particolare Adepp, Cup e Confprofessioni che hanno lavorato insieme a Bruxelles per raggiungere il risultato. Il settore valeva a livello europeo 560 miliardi di euro nel 2010, per 3,7 milioni di realtà di liberi professionisti con 11 milioni di occupati. In Italia sono oltre 2 milioni gli iscritti agli ordini che producono reddito. «La crisi ha causato solo in Italia una perdita di valore tra il 15% e il 60% a seconda dei settori. E, senza il Piano Ue, ha affermato il presidente del Cup Marina Calderone, c'era il «rischio di perdere il 30% degli iscritti». Ora i liberi professionisti «non possono, ma devono», ha avvertito il presidente dell'Adepp Andrea Camporese, beneficiare dei finanziamenti Ue. A disposizione ci sono sia i fondi strutturali che i programmi per le Pmi 2014-2020, Cosme e Horizon 2020 dotati rispettivamente di 2,4 e 80 miliardi di euro. È quindi «essenziale», ha sottolineato Camporese, «il rapporto con le Regioni per la generazione di bandi ben scritti che includano» le necessità dei liberi professionisti quali «microcredito, start up, formazione, copertura eventi imprevisti». Servono poi una buona comunicazione e semplicità d'accesso ai bandi. Il Piano d'azione Ue - che prevede misure proprio in questi ambiti oltre a favorire l'internazionalizzazione e la costituzione di piattaforme con università e imprese - va poi in aiuto ai giovani, facilitando l'avvio di start up e rendendo possibile la partecipazione all'Erasmus per imprenditori. Nota di Ant.Al. 12/04/2014

sabato 5 aprile 2014

Valorizzare/Promuovere beni e tradizioni culturali della Campania

Approvato con Decreto Dirigenziale n. 293 del 28/03/2014 la rettifica al Decreto Dirigenziale n. 247 del 18/03/2014. Si precisa che la scadenza della presentazione, a mano e a mezzo pec, delle domande di ammissione all’Avviso è fissata alle ore 13,00 di giovedì 8 maggio 2014.

venerdì 4 aprile 2014

Start-up e innovatori: 38mila euro da Unioncamere.

Le innovazioni nel business dovranno caratterizzarsi per aver: •migliorato le performance economiche e produttive dell’azienda (vantaggi rilevabili attraverso indicatori economici dell’azienda); •incrementato la qualità della vita delle persone che ci lavorano; •generato vantaggi sul territorio e sul mercato in cui l’impresa opera; •esteso i vantaggi acquisiti ad altri soggetti imprenditoriali (filiera e/o rete di impresa). Le innovazioni possono essere di varia tipologia (nell’uso dei materiali, nelle tecnologie, nei contenuti, nei valori d’uso, nelle funzioni, nell’organizzazione, nei processi, nell’approccio al cliente, nei canali di erogazione ed interazione con il cliente, nell’uso della tecnologia, nelle tecniche di progettazione, ecc.) che consentano di creare prodotti e/o servizi nuovi o significativamente migliorati nel mercato di riferimento. Le innovazioni devono condurre a modelli sostenibili e replicabili. Finanziamenti. Il beneficio per i vincitori dei Premi si tradurrà in un cofinanziamento per la copertura del 70% dei costi volti a coprire la collaborazione per un anno di uno o più professionisti esperti in una delle aree tematiche (competizione, strategia e crescita d’impresa; processi produttivi; strategie di marketing, commerciali e strategie digitali; bilancio e finanza d’impresa; gestione del personale; mentorship, coaching e sviluppo personale) necessaria per implementare l’innovazione progettata e premiata. Beneficiari. Possono partecipare le imprese attive in tutti i settori economici (anche non profit, associazioni e fondazioni) iscritte al Registro delle Imprese o presenti nel REA (Repertorio Economico Amministrativo) e presenti sul web con un sito internet e/o su social network. Possono partecipare le imprese con i seguenti requisiti: •sede legale in Italia; •iscritte al Registro Imprese o presenti nel REA (Repertorio Economico Amministrativo); •nel caso di società di capitali, deve essere presentato un bilancio approvato dai soci; •svolgimento di attività imprenditoriale in normale condizione di competitività sul mercato, con previsione di profitto che può anche non remunerare il capitale (non profit, associazioni, fondazioni); •presenti sul web con un sito internet e/o su social network. Esclusi: •soggetti sottoposti a procedure concorsuali (concordato, fallimento, ecc.) o che siano stati dichiarati falliti nel corso degli ultimi 5 anni e che versino in stato di liquidazione volontaria; •soggetti sottoposti a provvedimenti cautelari o sanzionatori dell’Autorità Giudiziaria per gravi violazioni di legge (compreso il DLGS 159/2011). Invio domanda. La candidatura deve essere presentata e firmata da un giovane imprenditore o manager/dirigente aziendale con età inferiore ai 40 anni che nell’azienda candidata al premio si è personalmente distinto facendosi promotore e/o facilitatore di un processo di innovazione. La propria domanda di iscrizione va presentata direttamente online, accedendo al sito innovatoridimpresa.it, dove sono reperibili anche informazioni aggiuntive.

mercoledì 2 aprile 2014

Il credito alle PMI: sospensione e rinegoziazione dei finanziamenti.

Imprese beneficiarie. Possono beneficiare delle operazioni previste dall’accordo per il credito A.B.I. – Regione Campania le piccole e medie imprese (PMI) operanti in Italia appartenenti a tutti i settori. Saranno preferite le imprese con una temporanea tensione finanziaria che si manifesta ad esempio, per la presenza di uno o più dei seguenti fenomeni: •riduzione del fatturato; •riduzione del margine operativo rispetto al fatturato; •aumento dell’incidenza degli oneri finanziari sul fatturato; •riduzione della capacità di autofinanziamento aziendale. Operazioni oggetto dell’accordo. Le banche aderenti all’accordo realizzano con le PMI le seguenti operazioni: •sospensione dei finanziamenti; •operazioni di allungamento dei finanziamenti; •finanziamenti connessi ad aumenti dei mezzi propri realizzati dall’impresa. Le richieste per l’attivazione delle operazioni dovranno essere presentate dalle imprese entro il 30 giugno 2014 alle singole banche sulla base della modulistica modello che sarà elaborata dall’A.B.I. Deliberazione n. 63 del 10 marzo 2014 - Regione Campania