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venerdì 30 ottobre 2015

Bando: Piano Nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate

Il Bando per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate è rivolto a tutti i Comuni, senza distinzione territoriale o dimensionale e consente di presentare richiesta di finanziamento per progetti di riqualificazione "costituiti da un insieme coordinato di interventi diretti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale".
Le domande vanno presentate entro il termine perentorio del 30 novembre 2015 alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità a mezzo pec al seguente indirizzo: areeurbane.po@pec.governo.it
L'ANCI per supportare i Comuni nella verifica di ammissibilità delle aree in collaborazione con l'Istat, ha raccolto tutte le variabili necessarie per il calcolo degli indicatori. Queste variabili sono scaricabili e consultabili sul sito dell'Istat, al seguente indirizzo web: http://www.istat.it/it/archivio/171976


Inoltre per facilitare il calcolo degli indicatori, e la verifica di ammissibilità delle aree, abbiamo predisposto un foglio di calcolo denominato "Foglio di calcolo IDS IDE.xls". I Comuni potranno calcolarli inserendo le informazioni raccolte nei file di cui sopra e una formula pre-impostata calcolerà in automatico gli indici richiesti.


Per comprendere meglio come utilizzare questi file xls c'è anche un documento esplicativo.

giovedì 29 ottobre 2015

#IoLeggoControcampus - parte la seconda fase del contest

E’ scattata in questi giorni la seconda fase del progetto #IoLeggoControcampus, contest fotografico promosso dalla testata giornalistica Controcampus.it e rivolto a studenti, docenti e personale universitario o scolastico con lo scopo di avvicinare i giovani  al panorama scolastico, universitario e al mondo del lavoro.




Con la seconda fase del progetto, che si svolgerà dal 15 Ottobre al 15 Dicembre 2015, sarà possibile votare la propria fotografia preferita. Il concorso è vinto dalla foto che raccoglie più voti online. E’ prevista inoltre la possibilità che una giuria interna e tecnica scelga tra i partecipanti al contest dei soggetti per proporgli la realizzazione del Calendario Controcampus 2016.

www.emeragroup.blogspot.it
In occasione di tale iniziativa è stata precedentemente attivata una partnership tra Emera Group e Controcampus.it.

 Emera Group, rappresentata da Michele D’Elia, è una struttura di servizi legati al marketing, alla cura dell’immagine, all’organizzazione di eventi e manifestazioni attiva anche nella progettazione in riferimento a bandi locali, nazionali e internazionali per soggetti pubblici e privati.


Controcampus.it, da anni punto di riferimento per i giovani, è Il magazine di informazione più letto su Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro, Attualità, Tendenza, Arts and Entertainment, Appunti, Web TV e Web Radio con foto, immagini e video.

In occasione delle premiazioni finali, Emera Group, in qualità di partner dell’iniziativa ed in accordo con la redazione di Controcampus.it ha deciso di mettere in palio per il sesto classificato al contest la realizzazione di un video spot  utilizzabile per la promozione personale, della propria attività o per imprimere nel tempo il ricordo di un evento privato particolarmente caro.


Per ulteriori informazioni sul contest e per effettuare le votazioni vi rimandiamo al sito ufficiale dell’iniziativa:http://ioleggo.controcampus.it/

sabato 17 ottobre 2015

MANIFESTAZIONE DI INTERESSE “ExpoSalerno”

Alle aziende della Provincia di Salerno

L’Esposizione Universale Expo Milano 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” rappresenta un’opportunità impareggiabile per favorire la crescita culturale, sociale ed economica del Paese e promuoverne lo sviluppo. Si tratta del più grande evento planetario mai organizzato volto a unire Paesi, Istituzioni e cittadini di tutto il mondo al fine di discutere le tematiche relative alla sicurezza e disponibilità degli alimenti, alla nutrizione e alla cultura del cibo.  

La Provincia di Salerno con il progetto “ExpoSalerno”, nell’ambito del progetto di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale della Campania: “La Provincia di Salerno tra miti e tradizioni” - Programma degli interventi di promozione culturale a valere sulle iniziative regionali di cui al piano di azione coesione, III ed ultima riprogrammazione (PACIII). Codice CUP H69D14000230006 – C.I.G. ZAA1632B82 – si è posta l’obiettivo di rafforzare la conoscenza dell’attrattività della Provincia di Salerno.

Il progetto intende far conoscere e promuovere le eccellenze della Provincia di Salerno, approfittando della presenza delle delegazioni internazionali a Milano, in occasione dell’Esposizione Universale Milano 2015.

Presso i padiglioni di Expo nei giorni 22 e 23 ottobre p.v. verranno proposti ai rappresentanti delle delegazioni economiche (direttori di padiglioni  o rappresentanze governative)  dei principali Paesi, percorsi di visita, diretti a far conoscere le eccellenze produttive attraverso itinerari business pensati per favorire la nascita di nuove e proficue relazioni economico-commerciali tra le imprese della Provincia di Salerno e le delegazioni internazionali che sono presenti a Milano presso Expo.

Il progetto porrà le basi per valorizzare le potenzialità locali incoraggiando la cooperazione culturale e scientifica tra le istituzioni e favorendo nuovi processi di internazionalizzazione per le imprese alle quali saranno offerta nuove opportunità di incontro e di scambi commerciali con le controparti estere.

Nei giorni 22 e 23 ottobre presso il sito espositivo di Expo a Milano l’imprenditoria della Provincia di Salerno avrà l’opportunità di incontrare le delegazioni internazionali e presentare così alla comunità internazionale non solo le eccellenze locali ma anche le opportunità economiche e di investimento che la provincia offre. Sarà garantito, inoltre, un incontro B2B con i rappresentanti delle delegazioni straniere interessate.

Le aziende interessate all’iniziativa possono inviare entro il 20 ottobre 2015 ore 12.00 via pec a archiviogenerale@pec.provincia.salerno.it il format di “manifestazione di interesse” di seguito riportato. Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a ciro.castaldo@provincia.salerno.it oppure telefonare al n. 089/614226.

Per le prime 20 aziende che invieranno il format di partecipazione il biglietto di ingresso ad Expo sarà a carico del progetto.


Non sono compresi nel progetto i costi di ingresso ad EXPO (ad eccezione per le prime 20 aziende partecipanti), vitto, alloggio e trasporto persone e/o materiali pubblicitari che resteranno a carico delle aziende partecipanti.

giovedì 15 ottobre 2015

Formazione: contributi per apprendistato formativo

Bando di Italia Lavoro per la sperimentazione del nuovo apprendistato formativo, contributi a 300 strutture per programmi di inserimento giovani nel mondo del lavoro.


Contributi fino a 35mila euro per l’apprendistato formativo concessi dal Jobs Act (regolamentati dal Dlgs 81/2015): il bando di Italia Lavoro seleziona 300 Centri di Formazione Professionale privati e pubblici, che propongano ai giovani percorsi con metà ore da svolgersi in azienda. La scadenza per la presentazione delle istanze è il 29 ottobre. La domanda si trasmette esclusivamente tramite PEC (posta elettronica certificata) all’indirizzo sperimentazioneduale@pec.italialavoro.it.

Corsi e contratti
percorsi incentivati sono di tipo duale: metà orario in aula e metà in azienda, anche attraverso il nuovo apprendistato formativo di primo e terzo livello recentemente riformato dal Dlgs 81/2015. A disposizione ci sono 10,5 milioni di per avviare percorsi formativi nel prossimo biennio rivolti a 60mila giovani, con un risultato atteso di 15mila nuovi contratti di apprendistato formativo e circa 40/45mila percorsi di alternanza.

Bonus imprese
La sperimentazione partirà dopo la selezione delle strutture formative e mira al più ampio coinvolgimento delle imprese, che potranno beneficiare dell’abbattimento del costo del lavoro per l’apprendistato formativo previsto dal Jobs Act e accedere a un bonus sia nel caso di nuova assunzione di apprendisti sia quando ospitino giovani studenti nei percorsi formativi di alternanza rafforzata.
«Con l’avvio della sperimentazione – sottolinea Luigi Bobba, Sottosegretario al Ministero del Lavoro – vogliamo dare una significativa svolta sia all’apprendistato formativo, che languiva da molti anni ed era ormai ridotto a meno di 3.000 contratti di lavoro, sia alle Istituzioni formative che cominceranno ad essere valutate per la capacità di far conseguire una maggiore occupazione ai giovani che svolgono percorsi di istruzione e formazione professionale».

I Centri
L’Avviso Pubblico prevede la concessione di un contributo a centri - accreditati presso le Regioni per la gestione di percorsi volti al conseguimento della qualifica e del diploma professionale - con requisiti di idoneità ed esperienza nella gestione di stage e tirocini curriculari, una consolidata pratica nei rapporti con le imprese del territorio e adeguati laboratori che possano simulare i contesti produttivi. I centri per la formazione professionale devono: costituire e/o rafforzare i propri servizi di orientamento e placement attraverso la definizione e attuazione di standard di qualità, orientare i giovani alla scelta dei corsi più idonei per la propria formazione, promuovere e attivare gli strumenti di transizione Scuola-Lavoro quali l’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, l’alternanza Scuola-Lavoro e l’impresa formativa simulata, avviare percorsi di formazione integrati con tali strumenti.

Fonte: Italia-Lavoro

mercoledì 14 ottobre 2015

Associazioni di promozione sociale: contributi per oltre 7 milioni di euro. Scadenza 10 novembre - http://www.ilquotidianodellapa.it/

Pubblicate le linee di indirizzo per la presentazione di progetti e iniziative con finalità formative, di informatizzazione e di creazione di banche dati nonché progetti sperimentali.
Sono state adottate le Linee di indirizzo per l'anno 2015 per la presentazione di proposte progettuali di cui all'articolo 12, comma 3, lettere d) ed f), della legge n. 383 del 2000, da finanziare con il Fondo per l'associazionismo.

Possono essere presentate proposte progettuali aventi finalità formative, di informatizzazione e di creazione di banche dati nonché progetti sperimentali di promozione sociale, da parte di associazioni di promozione sociale iscritte nei registri di cui all'articolo 7 della medesima legge 383 del 2000. Le risorse finanziarie complessivamente disponibili per l'anno 2015 sono pari ad euro 7.050.000,00. 
La richiesta di contributo, il progetto descrittivo e il piano economico possono essere compilati ed inviati al Ministero del lavoro e delle politiche sociali – Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese, esclusivamente attraverso la piattaforma informatica all'indirizzo: www.direttiva383.it entro le ore 12:00 del 10 novembre 2015.

La piattaforma informatica sarà attiva per le associazioni, una volta terminati i necessari aggiornamenti tecnici, a partire da mercoledì 14 ottobre alle ore 18:00.  
Alle Linee di indirizzo 2015 è allegato un formulario per la presentazione delle proposte progettuali (composto dalla richiesta di contributo, dalla descrizione  dell'iniziativa o del progetto, dal piano economico, dal patto di integrità e dal modello di dichiarazione).

Le principali novità contenute nelle Linee di indirizzo per il 2015:
• Alla domanda di contributo dovrà essere allegato il Patto di integrità, di cui all'articolo 1, comma 17, della legge 6 novembre 2012, n. 190 (pag. 21 del fac-simile di formulario);
• Sono stati previsti nuovi ambiti di intervento relativi ai progetti di cui alla lettera f) dell’articolo 12, comma 3: “lo sviluppo di interventi volti a prevenire fenomeni di impiego irregolare di manodopera nelle attività stagionali di raccolta di prodotti agricoli” (cd. caporalato); “lo sviluppo di interventi per la valorizzazione  e la tutela dei beni comuni, anche attraverso il loro utilizzo da parte della comunità territoriale di riferimento” (punto 3.2 delle Linee di indirizzo, lettere f) ed n)). Gli altri ambiti sono stati ulteriormente specificati e aggiornati.
• Relativamente alle attività formative di cui alla lettera d) dell’articolo 12, comma 3, si intendono valorizzare in particolare le iniziative formative rivolte ai membri delle associazioni proponenti la cui età non sia superiore ai 30 anni. Pertanto, le proposte progettuali dirette a tale tipologia di destinatari potranno ottenere un punteggio aggiuntivo ai fini della valutazione.
• E' stata superata la distinzione tra personale interno e personale esterno (collaboratori, ecc.) delle associazioni ai fini dell’applicazione del limite percentuale rispetto al costo complessivo dell’iniziativa o del progetto. Pertanto il costo complessivo del personale (che adesso ricomprende sia il personale interno che esterno) non deve superare il 70% del costo complessivo della proposta progettuale. A tale quota non concorrono i costi di progettazione (cfr. punto successivo).
• I costi i di progettazione non devono superare il 5% del costo complessivo della proposta progettuale. Nel caso in cui la progettazione sia realizzata direttamente dall’associazione con proprio personale (interno o esterno), tale quota percentuale non si somma agli altri costi di risorse umane per i quali è posto il limite del 70%. In caso di affidamento della progettazione a soggetti esterni delegati, il relativo costo concorre, invece, al raggiungimento del limite del 40% per le attività affidate a soggetti esterni delegati (società, ecc.).
• All’interno del formulario, a pag. 23, è presente un fac-simile di dichiarazione da produrre assieme alla copia del bilancio da parte di ciascuna associazione proponente o co-proponente (cfr. pag. 6 delle Linee di indirizzo, punto 8.14).
• Anche per l'anno 2015 i progetti sperimentali proposti a seguito delle Linee di indirizzo potranno prevedere il coinvolgimento attivo dei soggetti che beneficiano di prestazioni di sostegno in attività di utilità sociale, in attuazione della misura sperimentale #diamociunamano. 

Per informazioni o chiarimenti è possibile di contattare i seguenti numeri:

Per approfondire:

Fonte: Ministero del Lavoro

lunedì 5 ottobre 2015

PERIFERIE DEGRADATE IN ARRIVO IL BANDO


Fondo di 194 milioni di euro per la riqualificazione ambientale e il rammendo urbano. I Comuni potranno partecipare con il progetto preliminare.


La Conferenza Unificata ha approvato il bando per le periferie degradate, con qualche novità: le risorse stanziate ammontano a 194 milioni di euro e per la partecipazione non sarà necessario un progetto definitivo ma basterà quello preliminare.
Periferie degradate: le novità sancite dalla Conferenza Unificata
La dotazione del Fondo per il Piano Nazionale per la riqualificazione delle aree degradate passa dai 200.000.000 proposti a 194.138.500 euro definitivi, ovvero a 44.138.500 euro per il 2015 e 75.000.000 sia per il 2016 che per il 2017. Rispetto all’ipotesi iniziale, che prevedeva la necessità di partecipare almeno con un progetto definitivo, i Comuni potranno partecipare, per interventi di riqualificazione urbanistica e infrastrutturale, anche con un progetto preliminare. Tuttavia saranno premiati, a livello di punteggio, i progetti con uno stato avanzato di progettazione.  Infine potranno presentare domanda di partecipazione sia i singoli Comuni che aggregazioni temporanee di Comuni confinanti che abbiano nel loro territorio la presenza di aree degradate.
Aree degradate: ambiti di intervento e oggetto dei progetti 
Il bando definisce chiaramente cosa s’intende per “area urbana degradata” attraverso una sintesi di due indici: indice di disagio sociale e indice di disagio edilizio. L’indice di “disagio sociale”, che dovrà risultare superiore alla media nazionale, è definito da quattro fattori, ovvero tasso di disoccupazione, tasso di occupazione, tasso di concentrazione giovanile, tasso di scolarizzazione. L’indice di “disagio edilizio”, compara lo stato di conservazione degli edifici dell’area urbana degradata (edifici in pessimo o mediocre stato di conservazione) con il valore medio nazionale attraverso una specifica formula. I progetti devono essere diretti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, alla riqualificazione ambientale e al miglioramento della qualità del decoro urbano; perciò dovranno essere indicati gli obiettivi che si vogliono raggiungere senza però consumare ulteriore suolo. Inoltre bisognerà illustrare le modalità di realizzazione del progetto sotto il profilo tecnico, metodologico, organizzativo e logistico. Il progetto dovrà anche contenere un programma economico  finanziario, completo di eventuali contributi di privati o di fondi comunitari.  
Bando periferie: criteri di selezione
I progetti saranno valutati in base a quattro criteri fondamentali:

-       riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale (max 30 punti); miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante interventi ristrutturazione edilizia (max 30 punti); tempestiva esecutività degli interventi (max 15 punti);  capacità di coinvolgimento di soggetti e finanziamento pubblici e privati e attivazione di un effetto moltiplicatore del finanziamento pubblico nei confronti degli investimenti privati (max 25 punti).

I progetti ritenuti ammissibili al finanziamento saranno inseriti in un elenco decrescente in base al punteggio ottenuto e a parità di punteggio sarà data priorità agli interventi presentati da un’aggregazione di comuni e a quelli che costituiscono lotti o parti di interventi già avviati.
Piano periferie: presentazione delle domande
La presentazione del progetto dovrà essere formulata tramite specifica “Domanda d’inserimento nel Piano Nazionale” e dovrà essere spedita tramite PEC entro il 30 novembre 2015.
Dopo aver selezionato i progetti, si procederà alla stipula delle convenzioni o accordi di programma, tra Stato e Comuni promotori dei progetti, in cui si definiranno i tempi di attuazione degli interventi e i criteri per la revoca dei finanziamenti in caso di inerzia realizzativa.

Per ciascun progetto il finanziamento a carico del Fondo non potrà essere inferiore a 100 mila euro e non potrà superare l’importo massimo di 2 milioni di euro