Visualizzazioni totali

giovedì 26 luglio 2012

PIANO DI SVILUPPO LOCALE CILENTO REGENERATIO

BANDO DI ATTUAZIONE DELLA MISURA 312


Sviluppo di nuove imprese nel settore del turismo sostenibile e nei settori correlati.

Beneficiari dell’intervento sono le microimprese ai sensi della Raccomandazione 2003/361/CE.

La Misura mira a favorire lo sviluppo e la diversificazione dell’economia dei territori rurali, attraverso l’ampliamento ed il consolidamento del tessuto imprenditoriale locale operante nel settore extragricolo. Allo scopo, essa incentiva, nelle aree rurali, gli investimenti nel settore del turismo e dell’artigianato artistico, tradizionale e tipico, mediante la riscoperta e la valorizzazione delle botteghe storiche, degli antichi mestieri, delle produzioni artistiche, nonché delle produzioni tipiche legate alle conoscenze e ai saperi del territorio, con l’obiettivo di:

incrementare l’attività economica e i tassi di occupazione;

consolidare ed ampliare il tessuto imprenditoriale locale operante nel settore extragricolo, anche nella forma associativa;

creare un supporto allo sviluppo del territorio mediante l’incentivazione a microimprese operanti nel campo dei servizi al turismo;

incoraggiare l’adozione e la diffusione delle TIC (Tecnologie della comunicazione e dell’Informazione) agevolando l’utilizzazione di attrezzature informatiche ed il ricorso al commercio elettronico;

favorire l’internazionalizzazione delle microimprese che operano nel campo delle produzioni artigianali tipiche e del turismo.


www.cilentoregeneratio.com

venerdì 13 luglio 2012

ENEL LAB: LA TUA START UP

Enel promuove il Laboratorio d’impresa, una competizione per start-up italiane e spagnole con progetti innovativi in campo energetico. Per la prima volta, una azienda privata apre le sue porte per accogliere una nuova generazione di imprese e imprenditori e scoprire insieme l’energia di domani. Se vuoi iniziare a cambiare l’energia con il Gruppo Enel, basta che la tua azienda sia già costituita in Italia o Spagna e sia disposta a mandarci il suo progetto a partire dal 1° luglio fino al 15 ottobre. I vincitori potranno ricevere fino a 650.000€ di finanziamento ed avranno l’opportunità di sviluppare all’interno dell’azienda il progetto innovativo nell’area delle clean technologies in campo energetico: dall’efficienza energetica, alle rinnovabili, dalle smart grids all’energy storage, dall’automation solution alle tecnologie low-carbon.

martedì 10 luglio 2012

OPPORTUNITA' FORMATIVE NELLA GREEN ECONOMY

La Campania ha ancora, tra le Regioni d’Italia, il maggiore deficit energetico elettrico (importa circa
l’80% del fabbisogno energetico da altre regioni con un’insufficiente connessione alla rete elettrica).

Tuttavia, dal 2011 è stata avviata la realizzazione di numerose centrali fotovoltaiche su tutto il
territorio. La rinnovata attenzione verso l’utilizzo di energie alternative ed i cospicui investimenti in
impianti di produzione di energia elettrica determineranno nel breve periodo sul nostro territorio una cospicua domanda di lavoro qualificato nel campo della produzione da fonti rinnovabili (eolico,
fotovoltaico, geotermico, ecc). In tal senso, occorre considerare positivamente, secondo dati Excelsior 2011, come in Campania si sia verificata una tenuta dell’occupazione nell’ambito nelle public utilities, che comprendono produzione e distribuzione di energia, gas, acqua e servizi di igiene ambientale. Confortante appare in tal senso il dato sulla certificazione di qualità delle imprese di settore, dove la Campania, prima fra le regioni del Mezzogiorno, conquista il quarto posto a livello nazionale con 7.022 aziende certificate.
La Green Economy, d’altra parte, rappresenta oggi un modello di sviluppo in grado di coniugare  modelli alternativi di produzione e vendita di beni e servizi, con tecniche innovative di
controllo e gestione dei processi di trasformazione e consumo. Un modello, tra l’altro, che misurando in modo permanente l’impatto e la compatibilità delle politiche implementate, da una parte tiene conto degli effetti potenziali che si ripercuotono sui PIL a causa delle dinamiche che interessano i settori correlati (ad esempio nel turismo o pesca), dall’altra grazie a tale monitoraggio strutturale è in grado di focalizzare precisamente le aree cui indirizzare investimenti per lo sviluppo. Per tali motivi diventano sempre più eco-compatibili e “a valore aggiunto” i sistemi di produzione, progettazione, organizzazione, costruzione, erogazione di prodotti e servizi, nel rispetto di protocolli internazionali condivisi. Il presente avviso punta dunque a promuovere la qualificazione di risorse umane capaci di rendere competitivo il sistema produttivo locale in un settore che garantisce dinamiche di crescita strutturali e nello stesso tempo a trasferire competenze innovative aumentando fortemente la spendibilità sul mercato del lavoro per la platea interessata. In termini di priorità trasversali, i percorsi progettuali intendono rafforzare le competenze legate alla green economy nonché al consolidamento di una filiera della salvaguardia ambientale, anche attraverso l'uso di strumenti multimediali correlati al settore della ricerca e dell'innovazione.

Le priorità specifiche attengono al consolidamento di un sistema stabile e riconoscibile di formazione di giovani disoccupati e/o inoccupati , capace di coinvolgere le Agenzie Formative presenti sul territorio in azioni sinergiche con il sistema delle imprese, così come previsto dalle Linee Guida regionali in materia di Green Economy approvato con DGR n 853/11.
In tale contesto ed in coerenza con gli orientamenti comunitari e con gli indirizzi di programmazione regionale, obiettivi specifici dell’azione sono:
 Promuovere politiche attive in settori ad alto potenziale di sviluppo nel breve periodo;


Promuovere l’offerta di competenze innovative in settori strategici per la competitività delle

imprese.

AVVISO PUBBLICO REGIONE CAMPANIA PER EVENTI/MANIFESTAZIONI

Ambito di applicazione.
Il Consiglio Regionale, nell’ambito delle prerogative di legge conferite e delle disponibilità

finanziarie, concede, a titolo di patrocinio, contributi per manifestazioni, attività, iniziative e

interventi di rilevante interesse nazionale, regionale o locale, aventi lo scopo di sollecitare e di

sviluppare l’attività promozionale della Campania nei settori economico, culturale, sociale,

artistico, sportivo, scientifico. 
Modalità di concessione dei contributi
Le istanze di contributo devono essere inviate al Settore Sport, Tempo Libero e Spettacolo

dell’A.G.C. 18 che, in sede di istruttoria, ne valuta l’ammissibilità rispetto ai requisiti.

Con successivo provvedimento dirigenziale, il competente Settore istituirà un’apposita

commissione che valuterà le istanze in base ai criteri stabiliti e ai punteggi riportati

nella griglia di valutazione.

Soggetti Ammissibili
Sono beneficiari dei contributi per le manifestazioni e gli interventi Enti pubblici e privati,

Associazioni, Fondazioni, Università, società, Organizzazioni di volontariato ed ONLUS,

Comitati ex art. 39 del Cod. Civ. e Enti di culto riconosciuti dallo Stato, comunque operanti nei

settori di intervento di cui al precedente punto 1, dotati di propria autonomia finanziaria ed aventi

rilevanza regionale o locale.

Requisiti per l’accesso ai contributi
I soggetti di cui al precedente punto, in relazione all’organizzazione di singole manifestazioni o

interventi che si svolgono nel territorio regionale o che, comunque, riguardino la Campania,

debbono presentare al Settore Sport, Tempo Libero e Spettacolo dell’A.G.C. 18 apposita

domanda, regolarmente sottoscritta dal legale rappresentante, a pena di esclusione, che deve

essere corredata da:

a) dettagliata relazione illustrativa che evidenzi le finalità della manifestazione o dell’intervento e

la data di inizio (a partire dal 1° gennaio 2012);

b) preventivo di spesa;

c) copia dello statuto e dell’atto costitutivo da cui si desuma il non perseguimento di fini di lucro;

d) dichiarazione, resa ai sensi della normativa vigente in materia di responsabilità delle

dichiarazioni, che nel corso dell’anno di riferimento non si è beneficiato di altre provvidenze per

la stessa manifestazione o intervento in base a leggi regionali, corredata dalla copia di un

documento di riconoscimento in corso di validità.

sabato 7 luglio 2012

OPPORTUNITA’ PER SVILUPPARE NUOVE ATTIVITA’


Rifinanziati i bandi di autoimpiego e auto imprenditorialità gestiti da Invitalia S.p.A. con un finanziamento di 60 Milioni di da parte del Governo Monti.

L’AUTOIMPIEGO

Sostiene l’avvio di attività promosse da persone in cerca di prima occupazione e disoccupati attraverso il Lavoro Autonomo , la Microimpresa e il Franchising.

Per il Lavoro Autonomo l’investimento complessivo non deve superare 25.823,00, per la Microimpresa 129.144,00 mentre per il Franchising l’ammontare dell’investimento agevolabile è stabilito dal franchisor e da Invitalia S.p.A..

Le agevolazioni finanziarie previste riguardano gli investimenti fissi ( finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto) e le spese di gestione (contributo a fondo perduto).

L’AUTOIMPRENDITORIALITA’

Creare nuove imprese o favorire l’ampliamento di quelle esistenti con maggioranza numerica e di capitale gestiti da giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni.

I progetti d'impresa possono riguardare le seguenti attività:

Produzione di beni nei settori dell'agricoltura, dell'industria o dell'artigianato e fornitura di servizi a favore delle imprese. Investimenti previsti non superiori a € 2.582.000,00.

Fornitura di servizi nei settori della fruizione dei beni culturali, del turismo, della manutenzioni di opere civili e industriali, della tutela ambientale, dell'innovazione tecnologica, dell'agricoltura e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroindustriali. Investimenti previsti non superiori a € 516.000,00.

Produzione di beni in agricoltura, industria e artigianato e fornitura di servizi a favore delle imprese realizzate da Cooperative sociali di tipo b). Investimenti previsti non superiori a € 516.000.

venerdì 6 luglio 2012

Nascita e sviluppo di nuove imprese: il ruolo cruciale del business plan.

Incontro: Nascita e sviluppo di nuove imprese: il ruolo cruciale del business plan.

Venerdì 13 luglio 2012, dalle ore 10:30 alle 13:00, presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Napoli in Via Sant’Aspreno, 2.

Nell’ambito del ciclo di seminari “Come nasce un’impresa e cosa fa l’imprenditore nell’economia digitale. Percorsi operativi per sostenere i giovani, le imprese e lo sviluppo nell’Italia che riparte.
Saluti di benvenuto:Maurizio Maddaloni, Presidente Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Napoli. Piero Salatino, Preside Facoltà di Ingengeria, Università degli Studi di Napoli Federico II.
L’incontro è organizzato per presentare alcuni dei migliori business plan preparati da giovani studenti (da 22 ai 25 anni) che hanno seguito negli ultimi 4 mesi il Corso di gestione dello sviluppo imprenditoriale.
Più di 200 studenti divisi per gruppi (min 3 – max 5) hanno preparato il business plan di una nuova impresa spaziando dalla idea di impresa allo scenario economico, all’analisi di mercato, alla commercializzazione e all’innovazione tecnologica. Senza trascurare il ruolo delle banche, dei clienti, dei fornitori, del personale e del fisco.
 Nell’occasione, questi business plan verranno presentati, dai proponenti, ad una giuria composta da imprenditori, venture capitalist, esperti di finanza e gestori di incubatori, nonché rappresentanti istituzionali.
Questo lavoro recepisce le stesse indicazioni del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Francesco Profumo che ha sollecitato le Università a preparare meglio i giovani con un rapporto più efficace con il mondo imprenditoriale e misurandosi con la nascita e lo sviluppo di nuove imprese.
I seminari hanno l’obiettivo di illustrare, attraverso testimonianze di imprenditori, venture capitalist, esperti di finanza e gestori di incubatori, “come nasce un’impresa” e “cosa fa l’imprenditore” e puntano ad aiutare i giovani ad avviare nuove start-up.
Il comitato di gestione del ciclo dei seminari: Bruno Iaccarino, Docente di Gestione dello sviluppo imprenditoriale; Pasquale Popolizio, Vice presidente IWA Italy e coordinatore Dipartimento di Marketing Digitale AISM; Mario Raffa, Decano di Ingegneria gestionale.

lunedì 2 luglio 2012

UNA MAPPA PER TROVARE LAVORO

Una tecnica avanzata della Geographic Information Systems permette di realizzare modelli spaziali che consentono di conoscere con estrema precisione dove si concentri un determinato fenomeno socio-economico. Per esempio, è possibile indicare in maniera dettagliata dove si trova lavoro. E dunque utilizzando le mappe di densità si possono elaborare politiche per il lavoro più efficaci. In particolare, si può migliorare la fase di orientamento al lavoro dei giovani. E anche aiutare chi, a qualunque età, è alla ricerca di un impiego. A un costo praticamente nullo.

Spesso, i monitoraggi sul mercato del lavoro locale forniscono informazioni generiche e non abbastanza dettagliate per offrire quel valore aggiunto necessario ai governi per prendere decisioni adeguate ed efficaci e ai disoccupati per trovare più facilmente un lavoro.
Eppure, oggi è possibile conoscere in maniera dettagliata dove si trova lavoro o disporre di informazioni fondamentali per future progettazioni territoriali, grazie alle elaborazioni delle fonti amministrative. Infatti, attraverso determinati strumenti è possibile ottenere una “mappa del tesoro”, nella quale sono indicate in maniera dettagliata le aree dove è maggiore la concentrazione di alcuni fenomeni oggetto di studio, come i disoccupati o i lavoratori avviati.

UN NUOVO STRUMENTO DI RICERCA

L’analisi dello spazio è diventata un elemento centrale della ricerca nelle scienze economiche, sociali e politiche. Tuttavia, solo negli ultimi anni, grazie allo sviluppo tecnologico e alla disponibilità di enormi quantità di dati da archiviare e immagazzinare in modo rapido ed efficiente, si sono potute realizzare importanti applicazioni scientifiche.
Qui si intende proporre un esempio di applicazione di una tecnica avanzata della Geographic Information Systems (Gis), sviluppata originariamente dalle aziende petrolifere per individuare con estrema precisione i luoghi di trivellazione e oggi usata anche dai comuni navigatori satellitari per auto. L’aspetto più innovativo della tecnica, generalmente definita mappa di densità, è quello di realizzare modelli spaziali che permettano di conoscere con estrema precisione dove si concentri un determinato fenomeno “socio-economico”. (1)
Per realizzare le mappe di densità non è sufficiente disporre di un campione rappresentativo, ma occorre possedere informazioni su tutta la popolazione di riferimento del determinato fenomeno che si intende studiare. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, la disponibilità si è avuta solo recentemente, in seguito alla attuazione del decreto interministeriale del 30 ottobre 2007, che ha reso obbligatorio l’invio per via telematica delle comunicazioni dei nuovi rapporti di lavoro al ministero del Lavoro. (2)
Il sistema informatico per le comunicazioni obbligatorie del ministero del Lavoro costituisce il punto di raccolta per l’invio on-line delle comunicazioni di instaurazione, proroga, trasformazione, cessazione di un rapporto di lavoro, da parte di tutti i soggetti obbligati e abilitati. A questi si aggiungono i dati trasmessi dai Centri per l’impiego sui soggetti che si dichiarano immediatamente disponibili al lavoro.
In quanto fonti amministrative (i cui dati quindi sono frutto dell’attività quotidiana delle strutture della pubblica amministrazione), le due comunicazioni forniscono informazioni sull’intera vita lavorativa degli individui registrati. È possibile in questo modo costruire analisi dinamiche in grado di fornire una serie di precise istantanee “scattate” in momenti diversi del percorso professionale dei lavoratori, e quindi capaci di rappresentare la sua evoluzione. L’unione degli archivi amministrativi lascia però scoperti due ambiti:
  • le esperienze lavorative extra territoriali;
  • le attività che non richiedono una comunicazione obbligatoria né l’iscrizione al Registro imprese, ovvero le esperienze di praticantato professionale (legato all’accesso agli ordini professionali) e le attività autonome non di tipo imprenditoriale.
E soprattutto, queste informazioni sono in grado di cogliere solo una parte delle forze lavoro presenti nel territorio. Infatti, tutti quei lavoratori assunti nei periodi precedenti o successivi alla finestra temporale osservata non fanno parte dell’oggetto di analisi.

LA PROPOSTA

A differenza delle classiche mappe territoriali, se si utilizza un modello di densità, è possibile individuare nel dettaglio le aree dove è maggiore la concentrazione del fenomeno oggetto di studio. Nell’esempio che segue è raffigurato il livello di concentrazione dei lavoratori avviati nella città di Milano nei primi sei mesi del 2011 (mappa 1).

Attraverso questa tecnica è possibile conoscere i quartieri, gli incroci o addirittura il numero civico, dove il livello di concentrazione raggiunge i valori più alti sia per quanto riguarda gli avviamenti, sia per i disponibili al lavoro.
Per chi si occupa di progettazione del territorio, questo genere di informazioni è fondamentale, perché focalizzando lo studio solo nelle aree dove si concentra il fenomeno, esattamente come avviene nelle indagini di marketing territoriale, è possibile estrarre i soggetti all’interno di tali aree, in modo da realizzare ulteriori analisi statistiche/econometriche. Questi strumenti, insieme ai vari report sulle fonti amministrative, dovrebbero servire per una migliore fase di orientamento da parte dei Centri per l’impiego, mirata a “incidere” positivamente sul percorso professionale dei giovani studenti (medie inferiori e superiori). (3)
A ciò, si aggiunge che lo strumento delle mappe di densità può fornire un vantaggio anche per coloro che sono alla ricerca di un lavoro. In particolare, dopo la dichiarazione di immediata disponibilità, lo strumento può affiancare il bilancio di competenza, in modo da fornire un possibile elenco delle aziende che hanno assunto lavoratori, che corrispondono al profilo professionale cercato dall’utente in aree in prossimità della sua residenza. (4) A ciò si aggiunge la possibilità di costruire un indice di flessibilità per conoscere quali sono le zone, le professioni o le aziende dove la flessibilità del lavoro è più o meno alta. (5)
Una volta conosciuta la collocazione delle aree più interessanti dal punto di vista analitico, è possibile sia approfondirne lo studio, concentrando gli sforzi su una porzione di territorio circoscritta, sia elaborare politiche per il lavoro potenzialmente più efficaci ed efficienti.
Infine, il principale vantaggio dello strumento è il costo: praticamente nullo. Infatti, si tratterebbe soltanto di aumentare il capitale umano di alcune figure già presenti nei servizi informativi del ministero del lavoro, per dare loro le competenze necessarie per realizzare le mappe di densità.
di Francesco Giubileo29.06.2012
(1) Per maggiori informazioni sull’argomento, si veda: Giubileo F. e Caiello S., “Dove si trova lavoro a Milano”. È possibile scaricare il Report al sito: http://www.secondavistaedizioni.it.
(2) Queste informazioni sono disponibili dal 2004 e rientrano nei contratti oggetto di analisi quasi tutte le modalità di instaurazione del rapporto di lavoro (articolo 9 bis, comma 2, Dl 1 ottobre 1996, n. 510), compresi i tirocini di formazione e orientamento e ogni altro tipo di esperienza lavorativa a essi assimilati.
(3) Si veda: Laureati in Lombardia: è ancora crisi? (http://www.cittadeimestieri.it). Un interessante studio sulla coerenza tra titolo di studio e professione.
(4) Il bilancio di competenza consiste nella redazione di una scheda individuale, come prodotto di un percorso di analisi delle esperienze formative, professionali e sociali che consente di individuare le competenze e gli elementi valorizzabili del destinatario.
(5) Ovviamente per questo passaggio è necessario un chiarimento normativo riguardo la possibilità di divulgazione dei nomi delle aziende.