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mercoledì 30 settembre 2015

MIUR: stanziati 45 milioni per i laboratori di orientamento all'occupazione

Il Ministero potrà erogare un contributo massimo di 750.000 euro per ciascuna struttura. Saranno almeno 60 i laboratori attivati che potranno essere cofinanziati.

Il MIUR comunica che è al via una nuova generazione di laboratori, aperti anche in orario extra scolastico, pensati per essere palestre di innovazione e spazi dove mettere in campo attività di orientamento al lavoro e di alternanza, ma anche progetti contro la dispersione scolastica e per il recupero dei Neet, i giovani non inseriti in percorsi di studio né nel mondo del lavoro.
La Buona Scuola, comunica il Dicastero di Viale Trastevere, muove i primi passi: il Ministro Stefania Giannini ha firmato il decreto che stanzia 45 milioni per l'attivazione dei nuovi laboratori territoriali per l'occupabilità previsti dalla legge 107.

"Si tratta di una novità importante per il nostro sistema scolastico - sottolinea il Ministro - l'apertura al territorio sarà uno dei caratteri fondamentali di questi laboratori che potranno essere realizzati anche in spazi esterni alle scuole e saranno attivi oltre l'orario scolastico”.
“Saranno luoghi dove i nostri ragazzi potranno scoprire i loro talenti e le loro vocazioni attraverso l'acquisizione di competenze trasversali, conoscenze pratiche e attraverso l'educazione all'autoimprenditorialità. Stiamo costruendo una risposta concreta al tema della disoccupazione giovanile e alla dispersione”, ha continuato Giannini.

“Mettiamo in mano agli studenti gli strumenti per orientarsi al lavoro e per crearlo loro stessi con una didattica che guarda ai settori strategici del Made in Italy e legata alla vocazione produttiva, sociale e culturale di ciascun territorio".
"Questo primo finanziamento - continua il Ministro - dà il via ad un piano di azioni più ampio che, attraverso i fondi della 'Buona Scuola', le risorse del Pon per l'istruzione e quelle erogate con la ex legge 440, mette a disposizione circa 500 milioni per rafforzare le infrastrutture scolastiche, cambiare il volto dei laboratori e stimolare una didattica progettuale".

Il Miur precisa che i laboratori territoriali finanziati dal decreto dovranno essere attivati da reti di almeno tre scuole con il coinvolgimento di almeno un ente locale e di un ente pubblico.
La valutazione dei progetti terrà conto in particolare della capacità di favorire il rapporto con il mondo del lavoro e di contrastare la dispersione e diffondere le nuove competenze, fra cui quelle digitali.

L'apertura anche in orari diversi da quelli delle lezioni sarà un altro parametro fondamentale per l'approvazione dei progetti insieme alla compartecipazione di realtà che appartengono al territorio.
Il Ministero potrà erogare un contributo massimo di 750.000 euro per ciascuna struttura.
Saranno almeno 60 i laboratori attivati che potranno essere cofinanziati e coprogettati da enti pubblici e locali, imprese, università, associazioni, fondazioni, camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.


Il bando per l'attivazione dei laboratori sarà disponibile sul sitowww.istruzione.it

Fonte: http://www.ilquotidianodellapa.it/_contents/news/2015/settembre/1441982522435.html

Cittadinanza e Costituzione, tornano i bandi MIUR/Parlamento

Al via i progetti in collaborazione tra Ministero dell'Istruzione, Camera, Senato e Uffici scolastici regionali, a sostegno dell'insegnamento di  Cittadinanza e Costituzione.

Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca comunica sul proprio sito istituzionale che, anche per quest'anno scolastico, ci saranno progetti in collaborazione tra il Ministero stesso, Camera dei deputati, Senato della Repubblica e Uffici scolastici regionali a sostegno dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”.
I progetti saranno destinati a dare alle scuole strumenti per la cittadinanza attiva e per una riflessione sull'attualità della Carta Costituzionale.
Grazie a queste iniziative ogni scuola può realizzare dei percorsi di ricerca e avvalersi delle risorse offerte dal Parlamento e dal proprio territorio.
I bandi sono consultabili in sezioni appositamente dedicate sui siti www.camera.itwww.senato.itwww.istruzione.it.
Infine per le scuole la possibilità di conoscere da vicino il Parlamento attraverso delle visite a Palazzo Madama (Un giorno in Senato”) e a Palazzo Montecitorio (Giornata di formazione a Montecitorio”) nel segno dell’incontro dei giovani con le istituzioni e con le loro funzioni democratiche.
Fonte MIUR

www.ilquotidianodellapa.it

giovedì 24 settembre 2015

Gazzetta Ufficiale n. 211 del 11 settembre 2015, il Decreto 31 luglio 2015 con le modalità di erogazione

Contributi a favore delle iniziative di formazione professionale nel settore autotrasporti

Modalita' di erogazione dei contributi a favore delle iniziative di formazione professionale nel settore autotrasporto. (15A06833) (GU Serie Generale n.211 del 11-9-2015)
 
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 211 del 11 settembre 2015, il Decreto 31 luglio 2015 con le modalità di erogazione dei contributi a favore delle iniziative di formazione professionale nel settore autotrasporto.

Ai sensi dell'art. 1, comma  1,  lettera  c),  del  decreto  del Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti  di  concerto  con  il Ministro dell'economia e delle finanze 29  aprile  2015,  n.  130  le risorse da destinare all'agevolazione per nuove azioni di  formazione professionale specifica o  generale  nel  settore  dell'autotrasporto ammontano complessivamente ad euro 10 milioni. 
I soggetti destinatari della  presente  misura  incentivante  e, quindi, delle azioni di formazione professionale, sono le imprese  di autotrasporto di merci per conto di  terzi,  i  cui  titolari,  soci, amministratori,  nonche'  dipendenti  o   addetti,   inquadrati   nelContratto collettivo nazionale  logistica,  trasporto  e  spedizioni, partecipano   ad   iniziative   di   formazione    o    aggiornamento professionale,  generale  o  specifico,  volte  all'acquisizione   di competenze adeguate alla gestione d'impresa ed alle nuove tecnologie.
Da  tali  iniziative,  volte  allo  sviluppo  della   competitivita', l'innalzamento del livello di sicurezza stradale e di  sicurezza  sul lavoro, sono esclusi i corsi di  formazione  finalizzati  all'accesso alla professione di autotrasportatore e all'acquisizione o al rinnovo di  titoli  richiesti  obbligatoriamente  per  l'esercizio   di   una determinata attivita' di autotrasporto. Non sono concessi  aiuti,  ai sensi dell'art. 31, comma 2 del predetto Regolamento (CE) n. 651/2014 per la formazione organizzata  dalle  imprese  per  conformarsi  alla normativa nazionale obbligatoria in materia di formazione. 
Le iniziative di cui al comma 1 sono realizzate attraverso piani formativi   aziendali,   oppure   interaziendali,   territoriali    o strutturati per filiere; in tal caso, al momento della  presentazione della domanda, e' necessario specificare  la  volonta'  di  tulle  le imprese coinvolte di partecipare al medesimo piano formativo, nonche' esplicitare  l'articolazione  interaziendale,  territoriale   o   per filiera del progetto da realizzare, con riferimento alle attivita' di cui all'art. 1, comma 2, del citato decreto ministeriale  6  novembre 2009, nel rispetto dei requisiti previsti  all'art.  2  del  presente decreto. Indipendentemente  dal  piano  formativo  proposto,  possono essere  oggetto  di  finanziamento  esclusivamente  le  attivita'  di formazione  dirette  ai  destinatari  che  possiedono   i   requisiti richiesti al precedente comma 2. 
Ai fini del finanziamento,  l'attivita'  formativa  deve  essere avviata a partire dal 1° dicembre 2015 e deve avere termine entro  il 31 maggio 2016. Potranno essere  ammessi  costi  di  preparazione  ed elaborazione del piano formativo anche se antecedenti  a  tale  data, purche' successivi alla data di pubblicazione in  Gazzetta  Ufficiale del presente decreto. 
Ai fini dell'erogazione, l'intensita' massima del contributo, le relative maggiorazioni ed i costi ammissibili sono calcolali in  base a quanto previsto dall'art. 31 del citato Regolamento (CE) n.  651/2014. 

Le domande par accedere ai contributi devono essere presentate, in via telematica, a partire dal 28 settembre 2015 ed entro il termine perentorio del 30 ottobre 2015. Dovranno essere sottoscritte con firma digitale dal rappresentante legale dell’impresa, del consorzio o della cooperativa richiedente, seguendo le specifiche modalità che saranno pubblicate, a partire dal 14 settembre 2015, sul sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nella sezione Autotrasporto Contributi ed Incentivi.

Al momento della compilazione online della domanda dovranno essere obbligatoriamente indicati, a pena di inammissibilità, oltre ai dati identificativi del richiedente, i seguenti elementi:

a) il soggetto minatore delle azioni formative;
b) il programma del corso (le materie di insegnamento, la data di inizio e di fine del progetto formativo, il numero complessivo delle ore di’ insegnamento, il numero e la tipologia dei destinatari dell’iniziativa e l’eventuale presenza di corsi FAD);
c) il preventivo della spesa suddiviso per formazione generale e formazione specifica e nelle seguenti voci:
costi della docenza in aula;
costi dei tutor, altri costi per l’erogazione della formazione;
spese di viaggio relative a formatori e partecipanti alla formazione (sono escluse le spese di alloggio, ad eccezione delle spese di alloggio minime necessarie per i partecipanti che sono lavoratori con disabilità);
materiali e forniture con attinenza al progetto;
ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione;
costi dei servizi di consulenza relativi all’iniziativa formativa programmata;
costi di personale dei partecipanti al progetto di formazione;
spese generali indirette, secondo le modalità dettate dall’art. 31 del Regolamento generale in materia di esenzione dagli aiuti di Stato adottato dalla Commissione Europea in data 17 giugno 2014;
il calendario del corso (materia trattata, giorno, ora e sede di svolgimento del corso medesimo).



martedì 22 settembre 2015

Prevenzione e contrasto al disagio giovanile: bando per enti e organizzazioni del Terzo Settore

Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale e il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno indetto il bando “Prevenzione e contrasto al disagio giovanile”.

L’avviso pubblico è rivolto agli enti e le organizzazioni del Terzo Settore che intendono aumentare il livello di inclusione sociale dei giovani attraverso azioni innovative di contrasto ai disagi tipici delle giovani generazioni.

Gli obiettivi del bando sono nello specifico di :
  1. contrastare l’esclusione e la diffusione di comportamenti a rischio, con riferimento all’individuazione e al reinserimento dei giovani NEET;
  2. prevenire ogni forma di incidentalità stradale causata dalla guida in stato di alterazione psicofisica per l’uso di alcol-droga correlati;
  3. sensibilizzare i minori per favorire un uso controllato e responsabile del web, evitando il loro accesso a siti pericolosi in quanto luoghi di reperimento di sostanze psicoattive dannose per la salute.
I soggetti beneficiari del bando devono essere state costituiti, in forma di atto pubblico o di scrittura privata registrata, da almeno 5 anni per l’ambito di intervento 1 e da almeno 3 anni per gli ambiti 2 e 3, e devono appartenere ad una delle seguenti categorie:

  • Associazioni di promozione sociale (di cui alla legge 7 dicembre 2000, n. 383);
  • Cooperative sociali (di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381);
  • Organizzazioni di volontariato (di cui alla legge 11 agosto 1991, n. 266);
  • Fondazioni;
  • Enti morali, Enti ecclesiastici e Associazioni la cui ordinaria attività e le cui finalità istituzionali non siano incompatibili con le finalità dell’avviso pubblico.

I partecipanti dovranno presentare un solo progetto su uno dei tre ambiti sopra riportati e saranno valutati in base alla qualità tecnica della proposta progettuale, alle caratteristiche del soggetto proponente, alla risorse umane coinvolte e all’economicità del progetto stesso.
Per la valutazione delle proposte verrà nominata un’apposita commissione e potranno essere formate anche delle sottocommissioni qualora vengano presentati più di 200 progetti.
Il bando mette a disposizione in tutto 8.500.000 euro; ogni richiesta di finanziamento pubblico per ciascun progetto presentato non può essere inferiore 50.000,00 euro e superiore a 100.000,00 euro.
I vincitori riceveranno un finanziamento che servirà a coprire il 75% delle spese sostenute, mentre l’ente o l’organizzazione del Terzo Settore dovrà provvedere ad effettuare un cofinanziamento pari al 25%.


Le domande possono essere presentate a partire dal 21 settembre ed entro le ore 18:00 del 16 novembre.
Per ulteriori informazioni potete consultare il bando.

lunedì 14 settembre 2015

Piccole e medie imprese: al via la concessione delle agevolazioni - www.ilquotidianodellapa.it

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, n. 206 del 5 settembre 2015, il Decreto 8 luglio 2015, n. 140 del Ministero dello Sviluppo Economico, riguardante il “Regolamento recante criteri e modalita' di concessione alle agevolazioni di cui al capo 0I del titolo I del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185”, che entrerà in vigore il prossimo 20 settembre.
L’articolo 1 si occupa delle “definizioni”, particolarmente importanti in questo specifico caso, al fine di comprendere appieno la portata della norma in esame.

Nella fattispecie, si evidenzia che:
1. Ai fini del presente regolamento, sono adottate le seguenti definizioni:
a) «Ministero»: il Ministero dello sviluppo economico;
b) «Soggetto gestore»: l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.a. - Invitalia;
c) «decreto legislativo n. 185/2000»: il decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185, recante «Incentivi all'autoimprenditorialita' e all'autoimpiego, in attuazione dell'articolo 45, comma 1, della legge 17 maggio 1999, n. 144»;
d) «regolamento GBER»: il regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea L 187 del 26 giugno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato;
e) «regolamento de minimis»: il regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013, relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti «de minimis».

L’articolo 2 tratta dell’ambito di applicazione e finalita' dell'intervento, stabilendo, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 24 del decreto legislativo n. 185/2000, i criteri e le modalita' per la concessione delle agevolazioni di cui al Capo 0I del Titolo I del medesimo decreto legislativo, volte a sostenere nuova imprenditorialita', in tutto il territorio nazionale, attraverso la creazione di micro e piccole imprese competitive, a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile, e a sostenerne lo sviluppo attraverso migliori condizioni per l'accesso al credito.

L’articolo 5 individua i “soggetti beneficiari”, precisando che:
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese:
a) costituite in forma societaria, ivi incluse le societa' cooperative;
b) la cui compagine societaria e' composta, per oltre la meta' numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di eta' compresa tra i diciotto e i trentacinque anni ovvero da donne;
c) costituite da non piu' di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
d) di micro e piccola dimensione, secondo la classificazione contenuta nel regolamento GBER nonche' nel decreto del Ministro delle attivita' produttive 18 aprile 2005.

Ai fini dell'accesso alle agevolazioni di cui al presente regolamento, le imprese di cui al comma 1 devono:
a) essere regolarmente costituite ed essere iscritte nel Registro delle imprese;
b) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
c) non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.

L’articolo successivo (art.6) tratta delle “Iniziative ammissibili”, prevedendo che:
sono agevolabili, fatti salvi i divieti e le limitazioni stabiliti dal regolamento de minimis, le iniziative che prevedono programmi di investimento non superiori a 1.500.000,00 euro relativi:
a) alla produzione di beni nei settori dell'industria, dell'artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli;
b) alla fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
c) al commercio e al turismo;
d) alle attivita' riconducibili anche a piu' settori di particolare rilevanza per lo sviluppo dell'imprenditorialita' giovanile, riguardanti:
1) la filiera turistico-culturale, intesa come attivita' finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonche' al miglioramento dei servizi per la ricettivita' e l'accoglienza;
2) l'innovazione sociale, intesa come produzione di beni e fornitura di servizi che creano nuove relazioni sociali ovvero soddisfano nuovi bisogni sociali, anche attraverso soluzioni innovative.

Per saperne di più su spese ammissibili, agevolazioni concedibili e altro:


lunedì 7 settembre 2015

Seminario: "INNOVATION STORIES - Startup, reti di imprese, sviluppo, esperienze dei territori”


Nell'ambito della  manifestazione Sele D'Oro a Oliveto Citra (SA) si terrà il seminario 
"INNOVATION STORIES Startup, reti di imprese, sviluppo, esperienze dei territori”.


Il 10 Settembre alle ore 18,30 c/o Auditorium Provinciale interverranno anche Umberto Palermo Presidente Up Design, Roberto De Luca Responsabile Economico PD Provincia di Salerno e Vincenzo Quagliano  Amministratore della QS & Partners.