In alcune regioni Italiane si continuano a registrare ritardi legati
alle opportunità sulle grandi tematiche mondiali come i consumi di risorse e la
diversificazione degli investimenti. La Campania e la Calabria si collocano,
infatti, agli ultimi posti per l’installazione di impianti legati alle energie
rinnovabili nonostante la felice collocazione geografica di entrambe, e per
l’utilizzo delle risorse naturali esistenti. Pertanto, anche la filiera
tecnologica ed economica, che si legano alle rinnovabili, coinvolgerà
marginalmente le aree meridionali dell’Italia che continuano a scalare
posizioni per le percentuali di disoccupazione giovanile/femminile e per il
crollo delle attività economiche sia residenti che in creazione. Tutto questo mentre per l’industria fotovoltaica del Vecchio
Continente si profila la possibilità di scendere in campo ed ingaggiare una
“guerra commerciale” col settore manifatturiero cinese. Dopo la causa intentata
dalla ‘Coalition for American Solar Manifacturing’ (CASM) e la decisione del
Dipartimento del Commercio USA di applicare un dazio del 31% sui pannelli solari
cinesi importati negli States, le acque sono tutt’altro che calme. Il
produttore tedesco SolarWorld AG ha oggi rivelato l’intenzione di formare una
nuova cordata di aziende, plasmata sul modello di quella creata in America, per
chiedere a Bruxelles forti misure antidumping contro la Cina. A decidere il
destino del mercato europeo saranno le imprese stesse; perché l’UE sia
obbligata a prendere in mano la questione, è necessario che più di un quarto
del segmento fotovoltaico d’Europa firmi la petizione anti-dumping. A quel
punto Bruxelles avrà a disposizione 45 giorni prima di decidere quale azione
intraprendere. “Siamo fiduciosi”, ha confidato Milan Nitzschke, vice presidente
di SolarWorld a EurActiv. ”Tutti nel settore manifatturiero sono stati colpiti
[dalle azioni della Cina], quindi riusciremo a formare una vasta coalizione
[con] un numero di aziende provenienti da diversi Stati membri dell’UE almeno
di due cifre.”Prima di agire, ovviamente, l’Unione dovrà valutare se vi è la
prova evidente che il “Made in China” abbia causato un danno è ad una quota
significativa del settore europeo. Quello che manca è proprio l'idea di voler integrare nel sistema
elettrico l'energia da rinnovabili. Nella attuale esperienza di confronto con
le istituzioni quasi mai si è incontrata una visione strategica in tale senso.
Non si può pensare di gestire l'impatto del fotovoltaico come un problema,
quando è anche una grande opportunità: si pensi all'effetto di contenimento del
prezzo che sta avendo in alcune ore alla Borsa elettrica. Cerchiamo invece di
permettere a tutti di godere di questi benefici, per esempio migliorando i
sistemi di previsione. Ora che siamo a 13 GW è assolutamente importante farlo. Ci
potrà essere anche accumulo decentralizzato, spostando così l'onere di
previsione su chi possiede gli impianti. Le possibilità di dare al fotovoltaico
una programmabilità e prevedibilità maggiore ci sono, ma vanno estese. Inoltre c'è
bisogno di un'accelerazione fortissima, quindi di investimenti. La priorità è
massima per dare la possibilità ai 13 GW di fotovoltaico e agli oltre 6 di
eolico di essere utilizzati in maniera efficiente, portando benefici sotto
forma di riduzione dei costi dell'energia elettrica. In questa ottica di
innovazione di raggiungimento degli imprescrittibili parametri del Protocollo
di Kyoto, ci siamo incamminati nel lungo e fruttuoso percorso non solo di
portavoci, ma anche di operativi nel settore delle energie rinnovabili,
acquisendo sia competenze, che partnership di alto profilo qualitativo. L’ottica
delle energie rinnovabili è il naturale investimento per un futuro migliore,
per offrire ai nostri discendenti una Terra più pulita e vivibile.
6 commenti:
Vincenzo hai finito l'attività formativa per gli impainti? Io vorrei essere inserito nel prossimo iter...se possibile.
Siete operativi voi che avete seguito il corso. Avete un attestato di frequenza?
Si siamo operativi e abbiamo conseguito l'attestazione di frequenza.
Ero impegnato questa settimana. Ci saranno altre occasioni VinceQ?
E' stato pubblicato un dato straordinario che riguarda la produzione di energia solare in Germania. Il 50% del fabbisogno di energia elettrica in quel paese si ricava dai pannelli fotovoltaici. Incredibile...e noi nel Sud ad aspettare l'industrializzazione.
Vincenzo ma nache questa inizitiva rientra nel progetto di Green Economy discussa nell'incontro organizzato dalla CM TANAGRO a scuola a Buccino?
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