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giovedì 22 dicembre 2011

LA BCC DI SASSANO PER IL FUTURO PUNTA SULLE “RETI D’IMPRESA”

Le “Reti di Impresa” sarà l’ultima scommessa e opportunità per le piccole e medie aziende per sopravvivere a questo tragico momento economico e su questo, per il futuro puntano e trovano accordo anche le due BCC ( BCC di Sassano e la BCC di Monte Pruno) del territorio valdianese, da quando è emerso dall’incontro sulle “RETI DI IMPRESA” di Lunedì 19 dicembre 2011 ( ore 18.00)

presso la sede amministrativa di Via Santa Maria della misericordia di Sala Consilina, che ha visto come relatori del convegno i maggiori economisti ed esperti salernitani come il prof. Raffaele D’alessio (universita’ degli studi di salerno) Dr. Francesco Labruna (consulente finanziario), il Dr. Antonio Imbrogna (vice presidente Confindustria Basilicata) e naturalmente il promotore e coordinatore del seminario il Dr. Antonio Calandriello (presidente BCC di sassano) che ha dichiarato “Oggi, in un momento di difficoltà, decidere di sostenere attivamente, con incentivi e facilitazioni, l’aggregazione e la messa in rete può essere uno strumento in più per permettere alle piccole e medie imprese, che maggiormente stanno sopportando i costi della crisi, di ridefinire una strategia produttiva più competitiva sul mercato globale. Abbandonare la vecchia cultura dell’individualismo e dei singoli. La nuova mentalità  deve  dare più valore all’organizzazione, alla collaborazione, alla cooperazione e alla concentrazione (occc). In Italia la legge che disciplina le reti d’imprese è stata approvata nel 2009 ed è ancora poco utilizzata”.

Stando agli interventi dei tre esperti intervenuti, sono 214 i contratti di rete siglati in Italia con 1.065 imprese coinvolte appartenenti a 86 province e 19 regioni: dati che testimoniano come lo sviluppo del sistema produttivo possa passare attraverso le Reti d’impresa. Anche in Campania, dove le aziende che hanno aderito a un Contratto di rete sono 43, il 15% circa delle imprese meridionali che hanno sottoscritto tale strumento, per un totale di 20 Contratti insistono sull’ambito regionale. Le green technology hanno fornito un importante stimolo all’aggregazione di realtà aziendali nella regione: risparmio energetico, servizi strategici integrati nel settore ambientale, nuove tecnologie per fonti rinnovabili sono solo alcuni esempi degli obiettivi perseguiti tramite i Contratti di rete stipulati. A questi si affiancano progetti congiunti per potenziare altre attività strategiche per la competitività aziendale, come promozione e sviluppo di prodotti innovativi, internazionalizzazione, formazione professionale, ricerca di nuovi mercati. Oggi il principale gap per l’imprenditoria (come è emerso anche dagli interventi degli imprenditori a fine convegno) è rappresentato dall’assenza di prospettive per il futuro, nonché dalla difficoltà di accesso al credito. Dare vita ad una politica di integrazione e sinergia significa aprire nuovi fronti in questo senso, in un momento in cui le imprese si trovano nella condizione di dover resistere. Il Contratto di rete rappresenta un’opportunità in questo senso perché le imprese che stanno insieme combattono meglio la crisi, riescono meglio a superare i problemi di mercato e hanno possibilità di dare nuova linfa anche sotto il profilo occupazionale. Non solo. Con il Contratto di rete le imprese che appartengono alla rete hanno dalle banche un rating del 20-30 per cento superiore e questo consente un accesso al credito più agevole. Tanto è vero che, a livello nazionale, sono già stati stipulati importanti accordi con Barclays Bank e Unicredit. Le Camera di Commercio sono quasi tutte pronte a questa sfida, che porteranno  avanti con orgoglio e caparbietà, diffondendo questo strumento che rappresenta un ulteriore sostegno alle imprese. Naturalmente il benefici per le aziende che costituiscono “Reti d’impresa, oltre agli incentivi, possono ottenere benefici fiscali,con una sospensione di imposta sugli utili fino a 1 milione, riduzione dei costi. All’incontro è intervenuto anche il Direttore generale Dr. Michele Albanese della BCC di  “Monte Pruno” di Roscigno e Laurino, che ha dichiarato, che il suo Istituto di Credito è pronto a scendere in campo e a crederci e di essere sempre a fianco degli imprenditori, come hanno sempre fatto le tre BCC amiche del Vallo di Diano negli ultimi anni.


MICHELE D’ALESSIO

11 commenti:

Antonio ha detto...

Iniziativa interessante come molte organizzate dal Presidente Calandriello.

Anonimo ha detto...

Questo Blog è sempre più valdianese?

Mario ha detto...

Mitico Michele grazie per la notizia utile ai valdianese che vivono e lavorano fuori.

Peppe ha detto...

Diamo il benvenuto a Michele D'Alessio. Sicuramente amplia l'offerta di informazioni su questo blog.

La Voce ha detto...

salutiamo con piacere la collaborazione tra Banche del Vallo di Diano. Avranno un ruolo determinante per il presente e il futuro del Vallo di Diano.

Anonimo ha detto...

Sarebbe interessante una grande intesa per lo sviluppo del Vallo partendo partendo proprio dal ruolo nuovo che le banche devono avere in questa particolare fase congiunturale. I referenti hanno già dimostrato lungimiranza in altri contesti e situazioni anche difficili.

FRANCO 74 ha detto...

CON I CONTRATTI DI IMPRESE OFFRONO ENORMI VANTAGGI ALLE PICCOLE IMPRESE ,IN ALTRI PAESE SONO ANNI CHE ESISTONO, VISTO CHE DA NOI SIAMO POCHI PROPENSI ALL'ASSOCIAZIONISMO, PUò ESSERE INTERESSANTE

Marco ha detto...

L'associazionismo è una strada obbligata e lo sviluppo di reti d'impresa una conseguenza che genererà nuovi strumenti e servizi.

La Voce ha detto...

Le Reti d’impresa costituiscono un’alternativa per quelle aziende che vogliono aumentare la loro forza senza doversi necessariamente unire in una fusione o ricadere sotto il controllo di un unico soggetto.
Il “Decreto Sviluppo"ovvero la Legge 23 luglio 2009 n. 99 pubblicata su supplemento Ordinario n. 136 alla G.U. 31 luglio 2009 e in vigore dal 15 agosto 09 ha introdotto una serie di modifiche relative all’operatività ’delle reti di imprese. In particolare sono state meglio precisate alcune caratteristiche relative al “Contratto di rete” che deve dare evidenza degli obiettivi strategici e delle attività comuni che diano luogo al miglioramento della capacità competitiva ed innovativa sul mercato.
La forma del contratto: - atto pubblico o scrittura privata autenticata quindi è necessario ricorrere ad un notaio;
L’oggetto del contratto: - è una obbligazione reciproca tra le imprese aderenti al contratto di rete ad esercitare in comune una o più attività economiche rientranti nei rispettivi oggetti sociali
Lo scopo del contratto: - accrescere la reciproca capacità innovativa e la competitività sul mercato. Questo dice la legge, ma mi spingerei oltre indicando che tra gli scopi leciti del contratto è anche la capacità di accedere a rapporti altrimenti preclusi all’impresa singola: mi riferisco a finanziamenti, agevolazioni, bandi di gara pubblici e così via.

Elementi essenziali del contratto sono:

- l’indicazione degli obiettivi strategici e delle attività comuni poste a base della rete, che dimostrino il miglioramento della capacità innovativa e della competitività sul mercato

- l’individuazione di un programma di rete (che contenga l’enunciazione dei diritti e degli obblighi assunti da ciascuna impresa partecipante e le modalità di realizzazione dello scopo comune)

- l’indicazione della durata del contratto, delle modalità di adesione di altre imprese e delle relative ipotesi di recesso;

- l’individuazione dell’organo comune incaricato di eseguire il contratto di rete, i suoi poteri anche di rappresentanza e le modalita’ di partecipazione di ogni impresa alla attivita’ dell’organo. Salvo che sia diversamente disposto nel contratto di rete, l’organo agisce in rappresentanza delle imprese nei casi espressamente previsti dalla legge. Si discute ancora in dottrina se questa rappresentanza sia piena oppure limitata ai casi esemplificati nella legge.

- l’istituzione di un fondo patrimoniale comune (in relazione al quale sono stabiliti i criteri di valutazione dei conferimenti che ciascun contraente si obbliga ad eseguire per la sua costituzione e le relative modalità di gestione. (Al fondo patrimoniale di cui alla presente lettera si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di cui agli artt. 2614 e 2615 del c.c).

- ovvero mediante ricorso alla costituzione da parte di ciascun contraente di un patrimonio destinato all’affare, ai sensi dell’articolo 2447-bis, primo comma, lettera a) del codice civile);

le modifiche introdotte dalla legge 122-30 luglio 2010

La Voce ha detto...

La " Promozione delle reti d'impresa" è tra le priorità della Regione Campania in materia di pianificazione dello sviluppo del 2012. Sono previsti anche interventi in materia di internazionalizzazione e di creazione di nuove imprese.

Michele ha detto...

La lungimiranza del presidente Calandriello è storia per questa banca-