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lunedì 20 novembre 2017

Levante: la musica incontra il girl power

Fare della musica seria, al contrario di quanto si possa pensare, non è facile. Oggigiorno la maggior parte delle radio, delle tv, delle playlist di Spotify tendono a far spiccare un tipo di musica frivola, priva di messaggio, creata al solo scopo di entrare nella testa dell’ uditorio e vendere dischi. Essere donna e fare del cantautorato in un ambiente prevalentemente maschile è una difficoltà in più. Per fortuna, esistono delle eccezioni: è il caso di Levante. L’artista siciliana, al secolo Claudia Lagona, ultimamente è passata alle luci della ribalta per il suo ruolo di giudice ad XFactor (insieme al leader degli Afterhours Manuel Agnelli, la discografica Mara Maionchi e il rapper nonché veterano al tavolo dei giudici Fedez). Ma Levante è molto più di questo.


Gli inizi e l’album di esordio
Dopo la morte del padre, lascia la sua amata Sicilia per trasferirsi a Torino. E’ qui che decide di fare della  passione per la musica il suo mestiere di vita. Tuttavia la gavetta è lunga. Per anni si è divisa tra Italia e Inghilterra lavorando nei bar e facendo una vita di sacrifici. Nonostante ciò, non si è mai arresa ed in tutto questo tempo non ha mai smesso di inviare demo alle case discografiche collezionando anche parecchie delusioni. E’ in questo clima che nasce il suo singolo più celebre, Alfonso. Il brano, dal motivo orecchiabile e simpatico, è tutt’altro che una canzone allegra: Levante racconta il suo vissuto di quel periodo, caratterizzato da solitudine e dagli scarsi stimoli dell’ambiente circostante. Celebre, infatti, è il ritornello “che vita di merda”.  Da lì inizia l’avventura: viene chiamata da Max Gazzè per aprire i suoi concerti del Sotto Casa Tour (2013). L’anno seguente pubblica il suo primo album, Manuale Distruzione. E’ un album grintoso e pieno di rabbia, di chi ha passato tanto e ha voglia di raccontarlo e urlarlo al mondo; di chi, nonostante tutto, non si è mai arreso e dalle cadute ha ritrovatola forza di rialzarsi e fare meglio. Emblematiche le parole di Duri come me: “ambisco alla cima più alta per sentirne l’eco” e ancora “ma questa è la guerra e combatto e stringerò i denti finchè ne avrò”. E’ questo ciò che rende Levante una donna ed un’artista straordinaria:il non tirarsi indietro davanti alle sfide, soprattutto quando si ha chiaro il punto dove si vuole arrivare; non c’è difficoltà che tenga. Dal punto di vista musicale è un album pulito e semplice,dove spicca soprattutto il suono della chitarra.

I primi successi ed il secondo album
Nel 2015 pubblica il suo secondo disco Abbi cura di te. Questo album è molto diverso dal precedente, è il frutto del lavoro di chi ha imparato ad accettarsi o per lo meno ci sta lavorando bene. La maggior parte dei testi sono incentrati sull’amore che non sempre ha lieto fine, come in Ciao per sempre, dove spiccano le parole “non sei stato mio e mai mio sarai tra questa gente”, oppure il brano Lasciami andare dove la cantante esprime la volontà di voler andare avanti e farcela da sola, anche senza il suo amato. In linea generale è un album più elegante, il ritmo è per lo più lento e pacato, tranne in alcuni pezzi (Ciao per sempre, Tutti i santi giorni, Caruso Pascoski), ma il sound è già più ricercato rispetto a Manuale Distruzione.

La notorietà ed il terzo album
L’ultimo album è Nel Caos di Stanze Stupefacenti, uscito lo scorso Aprile. Il sound è molto diverso da quello degli altri, più elettronico e grintoso, è un album concepito per essere ballato e cantato a squarciagola. L’artista è molto concentrata su sé stessa, sul suo modo di essere ( come suggerisce il titolo della canzone Le mie mille me)e si mette ancora di più a nudo, come non aveva mai fatto. Vengono affrontati temi sociali importanti. In “Non me ne frega niente” Levante critica il mondo dei social di cui tutti facciamo parte e di come sia facile dire la propria opinione dopo qualsiasi evento. La cantante ha affermato di aver scritto il brano dopo gli attentati terroristici di Parigi del 2016, dove ognuno, pur non conoscendo bene la realtà dei fatti, si sentiva in dovere di dire la sua. Le parole “ma in piazza scendo solo per il cane” evidenziano come tutti noi viviamo in un mondo fatto di opinioni virtuali perdendo di vista la realtà e il nostro agire per cambiare le cose. In Gesù Cristo sono Io, invece, viene affrontato il tema del femminicidio e della mortificazione della donna in senso generale, di quello che tutti i giorni molte donne sono costrette a subire e che non trovano il coraggio di denunciare. Da qui il paragone con la crocifissione “Tutte le volte che mi hai messo in croce, tutte le volte che sei la regina e sulla testa solo tante spine”. Infine, come non citare la collaborazione con Max Gazzè nel brano Pezzo di me, un pezzo che parla della rabbia, della tristezza e della voglia di rinascita dopo la fine di un amore.

Alcune curiosità

Nel corso degli anni Levante ha collaborato con numerosi artisti, tra cui, oltre al già citato Max Gazzè, ricordiamo Fedez, gli Ex-Otago, Tiziano Ferro e Gianni Morandi. Tra le sue influenze musicali ricordiamo Carmen Consoli, Mina, Janis Joplin e Alanis Morissette.E’ stata sposata col disc jockey The Bloody Beetroots, dal quale ha dichiarato di essersi separata.  Nel 2017, inoltre, ha pubblicato anche il suo primo libro “Se non ti vedo non esisti”edito da Rizzoli. 

Articolo di Martina Quagliano

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