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martedì 4 giugno 2013

1 Milione di Euro per nidi, centri sociali, case per anziani e madri.

La Regione Campania ha decretato la pubblicazione del bando per finanziamenti a strutture per la dignità e cittadinanza sociale. La misura di cui al POR Campania 2007-2013, Obiettivo Operativo 6.3 “Città solidali e scuole aperte” ha dotazione di 30 milioni di euro. Finalità è lo sviluppo dell’offerta di strutture e servizi per la dignità e la cittadinanza sociale. In particolare, il potenziamento e qualificazione, su tutto il territorio regionale, della rete di strutture residenziali e semi residenziali per minori, donne, disabili, anziani e persone non autosufficienti. Gli interventi ammissibili sono riconducibili alla realizzazione di nuove strutture residenziali e semi residenziali, nonchè alla ristrutturazione, ampliamento e adeguamento di quelle esistenti. Stiamo parlando, cioè, di: •nidi d’infanzia; •centri sociali polifunzionali, comunità di alloggio, case albergo, appartamenti per anziani; •centri sociali polifunzionali, comunità alloggio per disabili; •comunità di accoglienza per gestanti, madri, bambini, case di accoglienza per donne maltrattate e donne vittime di tratta. Possono accedere alle agevolazioni i seguenti soggetti in forma singola oppure in forma di Associazioni Temporanee di Scopo (ATS): •Imprese sociali, cooperative sociali e loro Consorzi; •Soggetti privati aventi caratteristiche di piccole e medie imprese (PMI); •Associazioni di promozione sociale ed iscritte nel relativo registro regionale; •Fondazioni che abbiano tra le finalità statutarie l’offerta di servizi sociassistenziali; •Enti ecclesiastici riconosciuti a norma di legge. Il programma di investimento deve riguardare una unità locale ubicata nella regione Campania e di cui i soggetti richiedenti abbiano piena disponibilità per lo svolgimento delle attività ammesse dal bando. Sono esclusi tassativamente gli interventi che prevedono esclusivamente l’allestimento funzionale (arredamento, installazione di sole attrezzature) degli ambienti di immobili già realizzati. Sono esclusi altresì investimenti la cui attuazione sia stata avviata prima della presentazione della domanda di accesso al finanziamento. Il programma di investimenti deve trovarsi allo stato di progettazione almeno esecutiva. L’aiuto, concesso sotto forma di contributo in conto impianti può raggiungere le seguenti percentuali in base ai costi ammissibili: •50% per le piccole imprese; •40% per le medie imprese. L’agevolazione massima concedibile per progetto e per impresa non può superare l’importo di 1.000.000 euro. Tra le spese ammissibili: •Spese generali; •Acquisizione del suolo e sue sistemazioni, nel limite del 10% degli investimenti programmati; •Opere murarie; •Impiantistica generale; •Acquisto di macchinari, impianti e attrezzature; •Mobili ed arredi, nel limite del 20% degli investimenti programmati; •Spese per il conseguimento di certificazioni di qualità; •Acquisto di brevetti e licenze; •Servizi di consulenza specialistica.

1 commento:

P.P. ha detto...

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