E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, n. 206 del 5
settembre 2015, il Decreto 8 luglio 2015, n. 140 del Ministero dello Sviluppo
Economico, riguardante il “Regolamento recante criteri e modalita' di
concessione alle agevolazioni di cui al capo 0I del titolo I del decreto
legislativo 21 aprile 2000, n. 185”, che entrerà in vigore il prossimo 20
settembre.
L’articolo 1 si occupa delle “definizioni”, particolarmente
importanti in questo specifico caso, al fine di comprendere appieno la portata
della norma in esame.
Nella fattispecie, si evidenzia che:
1. Ai fini del presente regolamento, sono adottate le
seguenti definizioni:
a) «Ministero»: il Ministero dello sviluppo economico;
b) «Soggetto gestore»: l'Agenzia nazionale per l'attrazione
degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.a. - Invitalia;
c) «decreto legislativo n. 185/2000»: il decreto legislativo
21 aprile 2000, n. 185, recante «Incentivi all'autoimprenditorialita' e
all'autoimpiego, in attuazione dell'articolo 45, comma 1, della legge 17 maggio
1999, n. 144»;
d) «regolamento GBER»: il regolamento (UE) n. 651/2014 della
Commissione del 17 giugno 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione
europea L 187 del 26 giugno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuti
compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del
trattato;
e) «regolamento de minimis»: il regolamento (UE) n.
1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013, relativo all'applicazione
degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea
agli aiuti «de minimis».
L’articolo 2 tratta dell’ambito di applicazione
e finalita' dell'intervento, stabilendo, ai sensi di quanto previsto
dall'articolo 24 del decreto legislativo n. 185/2000, i criteri e le
modalita' per la concessione delle agevolazioni di cui al Capo 0I del
Titolo I del medesimo decreto legislativo, volte a sostenere nuova
imprenditorialita', in tutto il territorio nazionale, attraverso la creazione
di micro e piccole imprese competitive, a prevalente o totale partecipazione
giovanile o femminile, e a sostenerne lo sviluppo attraverso migliori
condizioni per l'accesso al credito.
L’articolo 5 individua i “soggetti
beneficiari”, precisando che:
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese:
a) costituite in forma societaria, ivi incluse le societa'
cooperative;
b) la cui compagine societaria e' composta, per oltre la
meta' numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di eta'
compresa tra i diciotto e i trentacinque anni ovvero da donne;
c) costituite da non piu' di dodici mesi alla data di
presentazione della domanda di agevolazione;
d) di micro e piccola dimensione, secondo la classificazione
contenuta nel regolamento GBER nonche' nel decreto del Ministro delle attivita'
produttive 18 aprile 2005.
Ai fini dell'accesso alle agevolazioni di cui al presente
regolamento, le imprese di cui al comma 1 devono:
a) essere regolarmente costituite ed essere iscritte nel
Registro delle imprese;
b) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti,
non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure
concorsuali;
c) non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e,
successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti
individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.
L’articolo successivo (art.6) tratta delle “Iniziative
ammissibili”, prevedendo che:
sono agevolabili, fatti salvi i divieti e le limitazioni
stabiliti dal regolamento de minimis, le iniziative che prevedono programmi di
investimento non superiori a 1.500.000,00 euro relativi:
a) alla produzione di beni nei settori dell'industria,
dell'artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli;
b) alla fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
c) al commercio e al turismo;
d) alle attivita' riconducibili anche a piu' settori di
particolare rilevanza per lo sviluppo dell'imprenditorialita' giovanile,
riguardanti:
1) la filiera turistico-culturale, intesa come attivita'
finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale,
ambientale e paesaggistico, nonche' al miglioramento dei servizi per la
ricettivita' e l'accoglienza;
2) l'innovazione sociale, intesa come produzione di beni e
fornitura di servizi che creano nuove relazioni sociali ovvero soddisfano nuovi
bisogni sociali, anche attraverso soluzioni innovative.
Per saperne di più su spese ammissibili,
agevolazioni concedibili e altro:
vai al Decreto 8 luglio 2015
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