E’
finalizzato a promuovere un sistema territoriale integrato di interventi e
misure che favoriscano la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro e
alleggeriscano i carichi familiari per sostenere la partecipazione delle donne
al mercato del lavoro.
Soggetti ammessi a parteciparePotranno partecipare al presente avviso reti territoriali composte dai seguenti soggetti:
- Enti locali e loro associazioni,
nelle forme previste dal Testo Unico degli EE.LL e ss.mm.ii ;
- Associazioni datoriali e sindacali
più rappresentative sul piano nazionale
- Aziende Sanitarie
- Soggetti del terzo settore
- Consorzi delle Aree di Sviluppo
Industriale, di cui alla l.r. 16/1998 e ss.mm.ii.
- Altri Servizi pubblici territoriali
- Altri soggetti pubblici o privati
interessati
Articolazione degli interventi
Gli
Accordi Territoriali di Genere sono intesi come uno strumento innovativo per la
creazione di servizi che favoriscano la conciliazione dei tempi di vita e di
lavoro. Dovranno contenere una definizione della strategia complessiva delle
politiche territoriali di conciliazione e dovranno essere articolati in una
pluralità di progetti sperimentali.
La procedura è articolata in due fasi:
FASE
1 - Individuazione delle reti territoriali per la gestione degli Accordi
Territoriali di Genere. In questa fase saranno selezionati “Programmi di
Intervento per l’Accordo Territoriale di Genere”, articolati in una pluralità
di progetti/interventi sperimentali in materia di conciliazione tra tempi di
vita e di lavoro.
FASE
2 - Formalizzazione degli Accordi Territoriali di Genere, progettazione
esecutiva e realizzazione dei progetti/interventi sperimentali previsti negli
Programmi di Intervento selezionati nella Fase 1. In questa fase le partnership
selezionate saranno accompagnate dalle strutture regionali competenti nella realizzazione
dei progetti esecutivi e nella gestione delle relative procedure.
FASE 1
Nella prima fase le
partnership devono presentare un Programma di Intervento articolato su massimo
15 mesi contenente la strategia complessiva delle politiche territoriali di
conciliazione, la ricognizione dei servizi già attivi sul territorio in
relazione agli obiettivi e ai destinatari individuati, la descrizione dei nuovi
servizi che si intende attivare e la loro correlazione con quelli già
operativi, le modalità di gestione dei singoli progetti sperimentali che si
intende attivare, il crono programma e il quadro delle risorse finanziarie.
I progetti
sperimentali da indicare nel Programma di Intervento presentato nella prima
fase, sono finalizzati alla promozione e realizzazione di azioni di
conciliazione inerenti:- attività
di sostegno all’introduzione all’interno delle imprese pubbliche e private
coinvolte nell’Accordo Territoriale di Genere, di modalità di lavoro e
tipologie contrattuali facilitanti (o family friendly) o all’introduzione
di forme di flessibilità degli orari e dell’ organizzazione del lavoro
(anche telelavoro)
- interventi
e azioni volte a migliorare e rendere più efficaci, all’interno delle
imprese pubbliche e private coinvolte nell’Accordo Territoriale di Genere,
le forme di conciliazione già applicate
- attività
di supporto alla realizzazione di interventi di sostituzione del titolare
di impresa o del lavoratore autonomo (per astensione obbligatoria o dei
congedi parentali, con altro imprenditore o lavoratore autonomo)
- azioni
per la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura della famiglia (banca
delle ore; part-time; job-sharing; servizi alle famiglie all’interno
dell’azienda, quali ludoteche, ufficio genitore bambino, baby trasporto
sociale, ecc)
- aggiornamento
del personale per il reinserimento dei lavoratori dopo il periodo di congedo
(di maternità, paternità o parentale)
- conciliazione
dei tempi (progetti finalizzati all’armonizzazione degli orari dei servizi
pubblici e privati con le esigenze lavorative della popolazione del
territorio di riferimento, anche in attuazione dell’art. 9 della Legge
53/2000 e successivi provvedimenti attuativi).
- Attivazione
di servizi di conciliazione rivolti a lavoratrici e lavoratori con figli
0-36 mesi o con carichi familiari di cura
FASE 2
Nella fase 2 le
partnership selezionate saranno accompagnate nel processo di formalizzazione
degli Accordi Territoriali di Genere.
In questa fase le
partnership entro 30gg. dalla data di pubblicazione dell’elenco dei “Programmi
di Interventi per l’Accordo Territoriale di Genere” dovranno formalizzare
l’Accordo e presentare contestualmente la progettazione esecutiva degli
interventi sperimentali previsti nel Programma approvato nella Fase 1.
Risorse finanziarie
Le
risorse finanziarie da destinare al presente Avviso pubblico ammontano a
complessivi €. 7.000.000,00.Per ciascun progetto presentato il finanziamento a
sostegno delle attività è pari a un massimo di € 200.000,00.
Destinatari
I
progetti e gli interventi sperimentali presenti nel “Programma di Interventi
per l’Accordo Territoriale di Genere”, saranno rivolti a occupati, sia
dipendenti che lavoratori autonomi, con priorità alle donne. Sarà, inoltre,
data priorità a soggetti svantaggiati, con particolari esigenze di
conciliazione (a titolo di esempio disabili, madri nubili, donne in
difficoltà).
Scadenza
La
proposta di programma dovrà essere inviata, pena l’esclusione, entro e non
oltre le ore 16.00 del 45° giorno a decorrere dal giorno successivo
dalla data di pubblicazione dell’ Avviso sul BURC.
3 commenti:
Vincenzo è complicato questo progetto!!!
Possiamo verificare la fattibilità di un progetto? Tra qualche giorno?
Grazie per la scehda idea.. a giorni ti rispedisco il documento compilato.
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