Bando di Italia Lavoro per la sperimentazione del nuovo
apprendistato formativo, contributi a 300 strutture per programmi di
inserimento giovani nel mondo del lavoro.
Contributi fino a 35mila euro per l’apprendistato formativo
concessi dal Jobs Act (regolamentati dal Dlgs 81/2015):
il bando di Italia Lavoro seleziona 300 Centri di
Formazione Professionale privati e pubblici, che propongano ai
giovani percorsi con metà ore da svolgersi in azienda. La scadenza
per la presentazione delle istanze è il 29 ottobre. La domanda si
trasmette esclusivamente tramite PEC (posta elettronica certificata)
all’indirizzo sperimentazioneduale@pec.italialavoro.it.
Corsi e contratti
I percorsi incentivati sono di tipo
duale: metà orario in aula e metà in azienda, anche attraverso il nuovo
apprendistato formativo di primo e terzo livello recentemente
riformato dal Dlgs 81/2015. A disposizione ci sono 10,5 milioni di
per avviare percorsi formativi nel prossimo biennio rivolti a 60mila
giovani, con un risultato atteso di 15mila nuovi contratti
di apprendistato formativo e circa 40/45mila percorsi di alternanza.
Bonus imprese
La sperimentazione partirà dopo la
selezione delle strutture formative e mira al più ampio coinvolgimento
delle imprese, che potranno beneficiare dell’abbattimento del costo
del lavoro per l’apprendistato formativo previsto dal Jobs Act e accedere a
un bonus sia nel caso di nuova assunzione di apprendisti sia
quando ospitino giovani studenti nei percorsi formativi di alternanza
rafforzata.
«Con l’avvio della sperimentazione – sottolinea Luigi
Bobba, Sottosegretario al Ministero del Lavoro – vogliamo dare una
significativa svolta sia all’apprendistato formativo, che languiva
da molti anni ed era ormai ridotto a meno di 3.000 contratti di lavoro, sia
alle Istituzioni formative che cominceranno ad essere valutate per la capacità
di far conseguire una maggiore occupazione ai giovani che svolgono percorsi di
istruzione e formazione professionale».
I Centri
L’Avviso Pubblico prevede la concessione di un contributo a
centri - accreditati presso le Regioni per la gestione di percorsi volti
al conseguimento della qualifica e del diploma professionale - con requisiti di
idoneità ed esperienza nella gestione di stage e tirocini curriculari,
una consolidata pratica nei rapporti con le imprese del territorio e adeguati laboratori che
possano simulare i contesti produttivi. I centri per la formazione
professionale devono: costituire e/o rafforzare i propri servizi di orientamento
e placement attraverso la definizione e attuazione di
standard di qualità, orientare i giovani alla scelta dei corsi più idonei per
la propria formazione, promuovere e attivare gli strumenti di transizione
Scuola-Lavoro quali l’apprendistato per la qualifica e il diploma
professionale, l’alternanza Scuola-Lavoro e l’impresa formativa simulata,
avviare percorsi di formazione integrati con tali strumenti.
Fonte: Italia-Lavoro
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