FAQ
BANDO DI FINANZIAMENTO "NUOVI PROGETTI
DI INTERVENTI" PER I PICCOLI COMUNI
G.U. Serie Generale n. 97 del 28
APRILE 2015
DOMANDA:
Le risorse finanziate dal bando sono esenti dagli
obiettivi di patto di stabilità per il 2015?
RISPOSTA:
L’articolo 3 del DL 133/2014 non prevede che queste spese
siano escluse dal patto di stabilità. Inoltre, per quanto riportato, i Comuni,
per beneficiare del finanziamento, devono aver rispettato i vincoli di finanza
pubblica, ovvero il patto medesimo.
Incidenza ai fini del patto: se il finanziamento
viene “incassato” ed interamente pagato nello stesso anno, non incide sugli
obiettivi del patto di stabilità. Non vuol dire quindi che sia “esente”, ma che
pur potendo incidere sugli obietti del patto, poiché formalmente non
escluso, in pratica è neutrale.
Gestione pagamenti: se il contributo in questione è
incassato in un anno (x) ma il comune dà luogo a pagamenti in un anno
successivo (x+1), si verificherà che nell’anno (x) in cui viene incassato, ma
non speso, l’ente avrà spazi finanziari che potranno essere destinati al
pagamento di altri investimenti, ma avrà spazi ridotti nell’anno (x+1) in cui
questi pagamenti verranno effettuati.
Il momento di accreditamento dei contributi maturati
possono essere concordati con il MIT il quale può differire un accreditamento
all’anno successivo ma al contrario non può anticipare risorse prima dell’anno
in cui le stesse siano state impegnate.
DOMANDA:
Quali interventi si possono presentare?
RISPOSTA:
a) interventi di qualificazione e manutenzione del
territorio, mediante recupero e riqualificazione di volumetrie esistenti e di
aree dismesse, nonché interventi di riduzione del rischio idrogeologico;
b) interventi di riqualificazione e incremento
dell'efficienza energetica del patrimonio edilizio pubblico, nonché di realizzazione
di impianti di produzione e distribuzione di energia da fonti
rinnovabili;
c) interventi di messa in sicurezza degli edifici pubblici,
con particolare riferimento a quelli scolastici, alle strutture
socio-assistenziali di proprietà comunale e alle strutture di maggiore
fruizione pubblica.
DOMANDA:
Quanto deve valere il progetto? E’ a fondo perduto o ci
vuole un cofinanziamento?
RISPOSTA:
Il progetto deve avere un valore minimo di 100 mila euro e
massimo di 400 mila euro (comprensivo di IVA e di tutte le voci che formano il
quadro economico). Il progetto compreso tra questi valori è totalmente
finanziato. Se il costo del progetto eccede i 400 mila euro il Comune dovrà
indicare la copertura economica a proprie spese della restante parte con risorse
già disponibili e spendibili. Nel caso di cofinanziamento privato dovrà essere
allegato un atto d’impegno sottoscritto dal soggetto interessato con firma
autenticata.
DOMANDA:
Se il progetto è coperto da altro finanziamento (regionale o
di altra natura) è possibile richiedere il contributo per la parte di progetto
non finanziata?
RISPOSTA:
E’ possibile richiedere il finanziamento per il
completamento di interventi coerenti con le tipologie ammesse da realizzare
mediante un lotto autonomo da appaltare. Gli altri finanziamenti devono
interessare altri lotti autonomi rispetto a quello per il quale si chiede il
finanziamento.
DOMANDA:
Occorre apporre il LOGO del comune alla richiesta di
finanziamento?
RISPOSTA:
No. Non è previsto nessun logo caratterizzante il programma.
DOMANDA:
In riferimento all’articolo 4 della bozza del disciplinare,
l’erogazione del contributo finanziario da parte del Ministero all’Ente
beneficiario sarà erogato in tre anni, o anche meno se la realizzazione
dell’opera si conclude prima?
RISPOSTA:
L’art. 4, comma 2, dello schema di disciplinare nella prima
parte specifica che l’impegno che assicura la copertura finanziaria, e che
viene assunto con riferimento all’importo complessivo del quadro economico
proposto, è ripartito in tre annualità, in percentuale pari al 40% per l’anno
2015, al 30% per l’anno 2016 ed al restante 30% per l’anno 2017.
L’erogazione del contributo avviene invece secondo le
modalità indicate di seguito allo stesso comma 2 con percentuali calcolate sul
quadro economico rimodulato a seguito del ribasso d’asta. In relazione
all’entità del ribasso ed alla necessità o meno di apportare varianti è
possibile non utilizzare la terza annualità 2017 o utilizzarla in modo
limitato. Nel caso in cui i lavori si concludano nel 2016 l’erogazione del
contributo riferito alle eventuali varianti sarà corrisposto ad inizio 2017.
Un Comune facente parte dell’Unione, può presentare un
progetto diverso a quello presentato dall’Unione di cui ne fa parte? In che
termini?
RISPOSTA:
In primo luogo i progetti proposti da una Unione di Comuni
dovrebbero avere una valenza sovracomunale. In tal caso anche i singoli Comuni
possono presentare un proprio progetto. Nel caso in cui la proposta dell’Unione
avesse valenza solo per il territorio di un comune questi non può proporre un
proprio autonomo progetto.
DOMANDA:
A chi rivolgersi in caso di ulteriori approfondimenti di
carattere tecnico?
RISPOSTA:
Il bando è gestito direttamente da Ministero Infrastrutture
e Trasporti ai seguenti contatti:
Arch. Silvia Di Lucente – 06 4412 4475 – silvia.dilucente@mit.gov.it
Arch. Caterina Grio – 06 4412 4473 – caterina.grio@mit.gov.it
Ing. Corrado Loschiavo – 06 4412 4466 – corrado.loschiavo@mit.gov.it
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