La legge di Stabilità 2015
riforma la disciplina degli incentivi a favore delle aggregazioni di imprese
che operano nel settore della manifattura sostenibile e dell’artigianato
digitale, istituiti della legge n. 147/2013 (legge di Stabilità 2014). La
modifica più significativa riguarda l’ambito soggettivo dell’agevolazione. La
misura, finora riservata alle imprese aggregate in ATI - Associazioni
temporanee di imprese o RTI - Raggruppamenti temporanei di imprese, è stata
estesa alle reti di imprese che sviluppano attività innovative. La dotazione
finanziaria prevista è pari a 5 milioni di euro per l’anno 2014 e a 10 milioni
di euro per il 2015.
L’art. 1, comma 6, legge n.
190/2014 (legge di Stabilità 2015) opera un profondo restyling per il Fondo per
il sostegno delle imprese che si uniscono in associazioni temporanea di impresa (ATI) o in raggruppamento
temporaneo di imprese (RTI) al fine di promuovere la digitalizzazione delle imprese. Il Fondo, si ricorda, è stato
istituito dai commi 56 e 57 della legge n. 147/2013 (legge di Stabilità 2014).
Le novità interessano tre
versanti:
- l’ambito soggettivo;
- l’ambito oggettivo;
- la dotazione finanziaria.
I soggetti beneficiari
Per quanto attiene al profilo
soggettivo di applicazione del Fondo, le modifiche introdotte dalla legge di Stabilità 2015 hanno
ampliato i possibili destinatari includendo, oltre le associazioni temporanee
di imprese (ATI) o i raggruppamenti temporanei di imprese (RTI), le reti di impresa aventi nel programma
comune di rete lo sviluppo di attività
innovative.
Condizioni per l'accesso ai
finanziamenti è che l'impresa sia costituita da almeno 15 individui.
Forme di aggregazioni ammesse
- Associazioni Temporanee di
Imprese (ATI).
- Raggruppamenti Temporanei di
Imprese (RTI).
- Reti di impresa aventi nel
programma comune di rete lo sviluppo di attività innovative.
Le novità introdotte nel corso
dell’iter di approvazione
La portata dalla norma è stata
modificata nel corso dell’iter di approvazione.
Secondo la prima stesura, uscita dalla Camera, erano ammesse al beneficio solo
le reti di imprese “aventi soggettività giuridica e fornite di partite IVA (reti-soggetto)”.
Al Senato l’accesso agli
incentivi viene esteso a tutte le
reti di impresa purché svolgano attività di innovazione. Pertanto, con il
correttivo apportato al Senato, possono fruire dell’agevolazione non solo le
reti-soggetto ma anche le reti di
impresa prive della soggettività giuridica (reti-contratto), che
costituiscono oltre il 90% della totalità dei contratti di rete in Italia.
I progetti ammissibili
Altra modifica rilevante,
rispetto al precedente assetto, è senz’altro quella che riguarda l’ambito
oggettivo.
Secondo la nuova versione
dell’agevolazione prevista dalla manovra 2015, sono ammissibili progetti, di durata di almeno 2 anni (nella legge di
Stabilità 2014 la durata minima era di 3 anni), finalizzati alla:
- creazione di centri di sviluppo
di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il
trasferimento di conoscenze alle scuole, alla cittadinanza, agli artigiani e
alle microimprese;
- creazione di centri per
l’incubazione di realtà innovative nel mondo dell’artigianato digitale;
- creazione di centri per servizi
di fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese;
- messa a disposizione di
tecnologie di fabbricazione digitale;
- creazione di nuove realtà
artigianali o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione
digitale.
La dotazione finanziaria
Altra novità riguarda la
dotazione finanziaria del Fondo per il
2015, che viene raddoppiata da 5 a
10 milioni di euro. Lo stanziamento previsto per l’anno 2014 rimane pari a
5 milioni di euro.
Le risorse saranno erogate
attraverso procedure selettive indette dal Ministero dello sviluppo economico
che puntano a valorizzare e incentivare le collaborazioni con gli istituti di
ricerca pubblici, università e istituzioni scolastiche autonome.
L’iter di attuazione
Per l’effettiva operatività degli
incentivi, occorrerà attendere un decreto del Ministro dello Sviluppo economico
che definirà le modalità attuative.
Autore: Enzo Carrella
Autore: Enzo Carrella
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